Odiano l’Italia e sono pronti a sgozzarci: i soldati di Allah in Italia
Related Articles
**Emergenza Seconde Generazioni: Una Soluzione Drastica ma Necessaria**
Roma, città eterna e simbolo di civiltà, si trova oggi in una situazione di emergenza senza precedenti. Quarticciolo e Centocelle, due quartieri una volta noti per la loro vivacità e comunità, sono ora sotto occupazione islamica: è allarme radicalizzazione islamista. La crescita di un esercito ostile all’interno delle seconde generazioni di immigrati è un fenomeno che non può più essere ignorato o sottovalutato.
La soluzione, sebbene drastica, sembra essere l’unica via per preservare la sicurezza nazionale: azzerare i ricongiungimenti familiari e procedere con espulsioni di massa. Questa misura potrebbe sembrare estrema, ma la storia recente di altri paesi europei ci ha dimostrato che l’integrazione non è possibile, soprattutto quando le culture non solo non si assimilano ma si oppongono attivamente ai valori e alle leggi del paese ospitante.
Il problema non è nuovo. In Francia, Belgio e Inghilterra, la radicalizzazione delle seconde generazioni ha portato a tragedie devastanti. Atti terroristici, stragi e una crescente ostilità verso la popolazione autoctona hanno dimostrato che l’integrazione è un concetto utopistico quando si tratta di culture profondamente radicate e in contrasto con le nostre. L’Italia sta seguendo questo percorso pericoloso, e i segnali sono allarmanti.
Nei quartieri di Quarticciolo e Centocelle, le moschee abusive proliferano, spesso nascoste in seminterrati e garage, diventando focolai di indottrinamento dove l’estremismo trova terreno fertile. Le attività segnalate non sono solo legate alla preghiera, ma si estendono a pratiche che minano la sicurezza pubblica, dalla radicalizzazione alla pianificazione di atti violenti.
Il presidente del V municipio, Mauro Caliste, non ha nascosto la gravità della situazione. Ha sottolineato come la criminalità abbia preso il sopravvento: rapine, spaccio di droga, prostituzione, violenza quotidiana e vandalismo senza freni. Questi non sono solo sintomi di degrado sociale ma segni di una comunità che sta perdendo il controllo, infiltrata e dominata da elementi ostili.
L’Italia non può permettersi l’indifferenza. La radicalizzazione delle seconde generazioni di immigrati è una bomba a orologeria che, se non disinnescata, potrebbe esplodere con conseguenze catastrofiche. L’abrogazione dei ricongiungimenti familiari è una misura che mira a interrompere la catena di trasmissione dell’estremismo. In molti casi, i nuovi arrivati si uniscono a famiglie che già vivono in condizioni di marginalità, aumentando il rischio di radicalizzazione.
È tempo di agire con decisione. Le espulsioni di massa non sono una risposta di odio, ma di necessaria preservazione della pace e della sicurezza nazionale. Questa decisione potrebbe causare controversie, ma la sicurezza dei cittadini italiani deve essere la priorità assoluta. Le esperienze internazionali ci hanno insegnato che ignorare il problema non farà che aggravare la situazione, portando a un futuro dove la convivenza pacifica diventa un miraggio.
In conclusione, Roma e l’Italia intera sono a un bivio. La scelta è tra continuare a lasciare che la islamizzazione prenda piede o intervenire con misure drastiche ma necessarie per garantire la sicurezza di tutti. La proposta di azzerare i ricongiungimenti familiari e procedere con espulsioni di massa è l’unica via per evitare che la nostra capitale e il nostro paese cadano preda di un conflitto interno di proporzioni inimmaginabili.
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment