Parlare di integrazione è diventato un’illusione in Italia, dove i treni, un tempo simboli di movimento e modernità, si sono trasformati in luoghi di terrore per tanti italiani. L’episodio recente di un capotreno ad Arezzo, preso a pugni da un africano senza biglietto che, con arroganza, si è definito “richiedente asilo”, è solo la punta dell’iceberg di un problema che sta diventando insostenibile.

**Violenza Senza Freni:**

Non è un caso isolato. A Mortara, in provincia di Pavia, una capotreno è stata aggredita fisicamente da un immigrato nordafricano, un episodio che riempie di vergogna e paura i lavoratori del settore ferroviario. Questi atti di violenza sembrano ormai essere all’ordine del giorno, con stazioni e treni che si trasformano in arene di conflitti. L’aggressione di una capotreno donna schiaffeggiata da un immigrato con la giustificazione “Io faccio quello che voglio” è sintomatica di uno sfaldamento della legalità e dell’ordine pubblico.

**Un Sistema Giudiziario Sotto Accusa:**

Il caso dell’egiziano che ha accoltellato un capotreno, rivelatosi essere in Italia grazie a un giudice che ha sospeso la sua espulsione per una richiesta di asilo, mette in luce un sistema giudiziario che appare più incline a proteggere chi viola le leggi che i cittadini onesti. Qui non si tratta solo di immigrazione, ma di un’ideologia che ha infettato il nostro sistema legale, dove giudici di sinistra sembrano più interessati a promuovere le loro visioni politiche che a garantire la sicurezza pubblica.

**Le Stazioni, Nuovi Campi di Battaglia:**

Le stazioni italiane sono diventate luoghi dove la legalità è spesso ignorata. A Varese, due addetti Trenord sono stati attaccati da passeggeri stranieri senza biglietto, un’ennesima dimostrazione di come queste strutture siano fuori controllo.

**Una Politica dell’Immigrazione Fallimentare:**

È evidente che la politica di accoglienza e integrazione applicata finora non funziona. Non solo non si gestisce il fenomeno migratorio, ma si alimenta un clima di impunità e violenza. La richiesta di asilo, spesso strumentalizzata, diventa un lasciapassare per delinquere. La soluzione non può che essere un ritorno a un sistema più rigoroso, basato sul diritto di sangue e l’azzeramento dei ricongiungimenti familiari, che hanno contribuito a questa situazione di insicurezza.

**Il Vero Costo dell’Immigrazione:**

Ogni giorno, i servitori dello Stato come i capotreni pagano il prezzo di una politica migratoria che ha fallito. Gli italiani sono stanchi di sentirsi in pericolo sui propri treni, stanchi di vedere la propria sovranità nazionale e la sicurezza personale messe in secondo piano rispetto a un’ideologia che non tiene conto della realtà quotidiana.

**Conclusione:**

L’immigrazione non può essere il pretesto per la violenza e l’illegalità. È tempo che il governo italiano, e chi è al comando delle nostre istituzioni, risponda con fermezza a questi atti criminali. La sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico non possono essere sacrificati sull’altare di un falso buonismo o di una visione ideologica distorta. Gli italiani meritano di viaggiare senza paura, e questo può accadere solo con un cambio radicale nelle politiche migratorie e un ritorno a principi di legalità e sicurezza che sembrano dimenticati.

Aggressioni sui Treni Italiani da Parte di Stranieri

Negli ultimi mesi, ci sono state diverse notizie di aggressioni sui treni italiani che hanno coinvolto stranieri. Ecco alcuni esempi:

Accoltellamento a Genova

Un capotreno è stato accoltellato dopo aver chiesto il biglietto a due giovani immigrati a bordo del regionale Genova-Busalla. Questo episodio ha scatenato la protesta dei sindacati, che hanno proclamato otto ore di sciopero del personale ferroviario.

Daspo sui Treni

Dopo l’accoltellamento di un capotreno a Genova, i sindacati hanno richiesto l’introduzione del Daspo sui treni per prevenire ulteriori aggressioni. Le richieste includono più controlli e sanzioni più severe.

Aggressioni Verbali e Fisiche

Secondo un report di Fs Security, le aggressioni denunciate ai danni del personale Trenitalia sono diminuite del 19% nel 2024 rispetto al 2023. Tuttavia, la tipologia di aggressione più diffusa rimane quella fisica.