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“Non capisce l’italiano”. E il giudice di Brescia libera il pusher trovato con 11 chili di cocaina

Ennesima follia delle toghe rosse: un giudice di Brescia ha liberato un pusher albanese trovato in possesso di 11 chili di cocaina. Nonostante la presenza di un interprete durante l’interrogatorio, l’ordinanza di custodia cautelare non è stata tradotta in albanese, portando alla scarcerazione dell’uomo.

Il pusher, un albanese di 27 anni, era stato arrestato in flagrante con un carico di droga pesante nel bagagliaio dell’automobile. Tuttavia, il tribunale del Riesame di Brescia ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare a causa della mancata traduzione degli elementi d’accusa nella sua lingua madre, impedendo all’uomo di potersi difendere adeguatamente.

Questa decisione ha suscitato indignazione e polemiche, evidenziando ancora una volta le problematiche legate alla gestione della giustizia in Italia. La Procura della Repubblica è intervenuta d’urgenza, predisponendo un nuovo mandato di cattura con traduzione giurata, eseguito prima che l’albanese potesse far perdere le proprie tracce.

Nonostante l’arresto in flagranza e la presenza di prove schiaccianti, il difensore dell’uomo è riuscito a ottenere l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare, sfruttando una sentenza della Cassazione del 2023 che prevede la traduzione immediata degli atti in lingua madre.