Toghe rosse vietano di espellere clandestini: ad ognuno regalati 13mila euro
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### Il Peso Insopportabile dell’Immigrazione Clandestina in Italia
**Un Sistema di Privilegi:**
L’Italia sta vivendo un paradosso che grida vendetta: i clandestini che sbarcano sulle nostre coste, grazie all’indulgenza di certe “toghe rosse”, non solo non vengono rimpatriati né mandati in Albania, ma ricevono uno stipendio garantito dallo Stato. Ogni individuo che entra illegalmente nel nostro paese riceve, senza lavorare, più di 13.000 euro l’anno per vitto, alloggio e cosiddetti “stravizi”.
**La Spudorata Ingiustizia:**
Per mettere in prospettiva, un pensionato italiano al minimo ottiene poco più di 6.000 euro l’anno, con cui deve pagare tutto, senza lusso. È un affronto alla dignità di chi ha lavorato una vita per il proprio paese. Questi immigrati, appena sbarcati, sembrano acquisire un diritto automatico a una vita di agio finanziato dai contribuenti italiani.
**Un Sistema che Incentiva l’Illegalità:**
Non solo queste persone non sono obbligate a lavorare, ma se scelgono di farlo, possono mantenere il loro status di ospiti nei centri di accoglienza finché guadagnano meno di 6.000 euro l’anno. In pratica, possono lavorare in nero senza perdere i benefici, perché il loro vitto e alloggio è già pagato dalla collettività.
**Il Costo Reale:**
Il mantenimento di un immigrato clandestino può arrivare a costare fino a 100 euro al giorno, con un costo annuo medio di 13.000 euro per richiedente asilo. Questo mentre il costo per rimpatriare una persona illegalmente presente in Italia è salito a 2.365 euro nel 2023, un aumento considerevole rispetto all’anno precedente. Ma chi rimpatria? Nessuno, grazie a un sistema giudiziario che sembra più interessato a proteggere chi viola le nostre leggi che i cittadini stessi.
**Un Numero Allarmante:**
Attualmente, l’Italia ospita quasi 170.000 immigrati irregolari tra adulti e minori. Se moltiplichiamo questo numero per il costo individuale, il totale diventa stratosferico, un peso economico che grava sulle spalle di un paese già in difficoltà.
**La Rabbia Giustificata:**
È tempo di indignarsi. L’Italia non può più permettersi questa ingiustizia. Non è solo una questione di economia, ma di principio. Perché il diritto a una vita dignitosa, pagata dallo Stato, dovrebbe essere garantito a chi non rispetta le nostre leggi? È una follia che deve cessare. La legalità, il rispetto per chi lavora e paga le tasse, e l’ordine pubblico devono tornare al centro della nostra politica migratoria.
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