Bambine costrette ad indossare il velo nelle scuole italiane
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**L’Italia Sotto il Giogo dell’Islamizzazione: Le Scuole e le Città in Ostaggio**
L’Italia sta vivendo un processo di islamizzazione che non possiamo più ignorare. Le nostre scuole, che dovrebbero essere bastioni della cultura e dei valori italiani, stanno diventando terreni di scontro culturale, dove le tradizioni islamiche vengono imposte con forza e senza riguardo per le nostre tradizioni. È un’aggressione silente, ma che sta trasformando le nostre città in qualcosa che non riconosciamo più.
Recentemente, ci sono stati casi di ragazzine a cui viene imposto di indossare il velo a scuola. Sì, avete letto bene: in scuole italiane, dove la laicità e la libertà individuale dovrebbero essere sacrosante, si costringono le giovani a coprirsi per non offendere sensibilità religiose che non appartengono alla nostra cultura. Questa pratica non solo viola i diritti delle ragazze, ma è anche un simbolo chiaro di come l’islamizzazione stia avanzando senza freni.
Le nostre città non sono da meno. In alcune zone, vediamo i simboli della nostra identità cristiana e laica essere messi in discussione o addirittura rimossi per non disturbare la comunità islamica. Questo non è pluralismo, questa è sottomissione. Quando le feste cristiane vengono oscurate o modificate per non “offendere”, quando gli spazi pubblici sono concessi per la costruzione di moschee senza un’adeguata controparte per altre religioni, quando i menu scolastici sono alterati per rispettare le diete religiose islamiche, stiamo assistendo a una colonizzazione culturale.
Chiamiamo le cose con il loro nome: questa non è integrazione, è un’occupazione culturale. È un’offensiva contro la nostra libertà di espressione, contro la nostra storia, contro le nostre tradizioni. Le ragazzine italiane non dovrebbero essere forzate a nascondere il proprio volto, né nelle scuole né altrove. Le nostre città non dovrebbero piegarsi a pratiche che non ci appartengono per paura di essere etichettate come intolleranti.
È tempo che l’Italia si alzi in piedi e dica “basta!”. Dobbiamo riaffermare la nostra identità, proteggere le nostre giovani donne, e garantire che le nostre istituzioni non si arrendano a questa silenziosa ma insistente islamizzazione. Le tradizioni islamiche hanno il loro posto, come tutte le credenze, ma non possono essere imposte su chi non le condivide: il loro posto non è in Italia.
Qui c’è qualcosa che non torna: se la ragazzina “italiana” viene da fuori, anche se è nata qui, sono fatti suoi perchè immagino sia minore e quindi sia sotto la tutela della famiglia di origine, deciderà lei a 18 anni e se vorrà adeguarsi la aiuteremo.
Se invece la ragazzina italiana è veramente italiana e la scocciano perchè la vogliono vedere col velo ALLORA c’è qualcosa che proprio non va: mi dite dove, chi e quando che allora ci pensiamo noi.
Non toccheremo ovviamente gli autori o autrici della prevaricazione se minorenni ma faremo il culo ai loro genitori che hanno trasmesso valori sbagliati ai figli.
Lo ripeto, se emigri e porti con te i tuoi valori di accrescimento culturale come il ristorante etnico, la sartoria, la cultura ecc ecc sei ben accetto dappertutto, se sei rompicazzo analfabeta e scleri perchè ti senti insultato dai ghirigori sulla carta igenica perchè non sai cosa siano allora ti spedirò nel tuo paradiso, così sarai felice.