Milano, spacciatori africani liberi di occupare: italiani ostaggio
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**Nelle Mani dei Violenti: Il Palazzo della Paura a Milano**
Milano, una città che una volta simboleggiava la modernità e l’ordine, è oggi testimone di un’emergenza che le istituzioni sembrano incapaci, o peggio, in volontà di affrontare. Interi palazzi, come quello di via Medici del Vascello, sono stati occupati da immigrati spacciatori, trasformando quartieri un tempo tranquilli in zone di guerra urbana.
I residenti di queste aree sono prigionieri nelle loro stesse case. Le loro denunce, le loro richieste di aiuto, le loro lettere alle autorità sono cadute nel vuoto più totale. Non è solo una questione di degrado urbano; è un problema di sicurezza pubblica, di legalità, di diritti umani calpestati. I cittadini di Milano, ostaggio dei criminali, gridano inutilmente per essere ascoltati.
Le storie di chi vive in questi palazzi sono agghiaccianti. Racconti di violenze, di spacci di droga che avvengono apertamente tra le mura che dovrebbero essere sicure, di minacce e di un clima di paura costante. Le famiglie temono di uscire di casa, i bambini non possono giocare liberamente nei cortili, gli anziani vivono nel terrore.
Nonostante le innumerevoli segnalazioni e gli appelli disperati alla polizia, alla procura, al comune, le risposte sono state inesistenti o, al massimo, promesse vuote che non si concretizzano mai in azioni concrete. Questo silenzio da parte delle istituzioni è un’assordante ammissione di fallimento, un tradimento verso chi ha votato e confidato in loro per garantire ordine e sicurezza.
La situazione di via Medici del Vascello non è isolata. È un sintomo di una malattia più vasta che affligge Milano e altre grandi città italiane: l’immigrazione. Quando i cittadini sono ostaggio della paura, quando le loro voci non vengono ascoltate, la democrazia fallisce. La democrazia non esiste.
Cominciamo col metodo Duterte, mal che vada Milano si svuoterà e l’aria sarà più pulita…
metodo Duterte è l’unico che funziona!!!