Parenzo in preda al panico silenzia le domande scomode del suo ospite
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**L’Incredibile Sgarbo di Parenzo: Un Attacco alla Libertà di Espressione**
In un recente episodio di “L’aria che tira” su LA7, si è consumata una scena che dovrebbe farci riflettere profondamente sullo stato della libertà di espressione e del giornalismo etico in Italia. Andrea Stroppa, noto rappresentante in Italia di Elon Musk, ha avuto il coraggio di affrontare una questione che molti avrebbero evitato: la falsità diffusa dai media mainstream.
Stroppa, ospite del programma, ha cercato di ottenere chiarimenti da Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, riguardo a un articolo ingiustamente accusatorio scritto da Monica Guerzoni. La giornalista aveva insinuato che Stroppa fosse stato sorpreso con dei soldi in tasca, una grave accusa – falsa – che ha messo in discussione la credibilità e l’integrità di Stroppa.
La reazione del conduttore David Parenzo è stata, a dir poco, oltraggiosa. Non solo Parenzo ha preso le difese di Fontana in modo ingiustificato, ma ha anche commesso un errore fattuale dicendo che Stroppa fosse rinviato a giudizio, un’affermazione che Stroppa ha prontamente smentito. Questo non è stato un semplice lapsus, ma una dimostrazione di come la disinformazione può essere diffusa con noncuranza da chi dovrebbe essere un custode della verità.
La situazione è ulteriormente degenerata quando Stroppa ha insistito nel suo diritto di ottenere una spiegazione, un diritto sacrosanto in un paese che si vanta di essere democratico. La risposta di Parenzo è stata sconcertante: “Questo non è l’argomento di oggi, quindi devo mandarti a quel paese per la tua scorrettezza.” Questa frase, pronunciata con rabbia, è un simbolo del disprezzo per il dibattito aperto e la ricerca della verità.
Parenzo non solo ha mostrato una mancanza di rispetto verso un ospite che cercava giustamente di difendere la sua reputazione, ma ha anche esposto una forma di censura mascherata da controllo editoriale. Il dovere di un giornalista non è quello di silenziare le voci che non si allineano con la narrazione conveniente, ma di facilitare un dialogo trasparente e informato.
Questo episodio non è solo un affronto a Stroppa, ma a tutti coloro che credono nella libertà di parola e nell’integrità del giornalismo. È un monito che ci ricorda come, anche in programmi di informazione, si possa cadere nella tentazione di proteggere il proprio circolo mediatico piuttosto che servire il pubblico con la verità.
È tempo che Parenzo e i media tradizionali si ricordino che il loro ruolo è quello di informatori, non di censori o difensori di status quo.
https://twitter.com/strange_days_82/status/1857029620396126366
Parenzo che straparla?
Diciamo che non riesce ad essere “circonciso” nei suoi discorsi…