Muore dopo dieci giorni d’agonia l’anziano pestato da immigrato in ospedale
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Il 5 novembre, mentre l’anziano attendeva che la moglie disabile venisse presa in carico, l’aggressore si è avvicinato e, senza alcun motivo, lo ha spinto violentemente sfondandogli la testa.
Morto anziano aggredito in ospedale a Pisa da un immigrato
Un episodio di violenza inaudita ha scosso la comunità di Pisa. Giorgio Tani, un pensionato di 79 anni, è morto dopo dieci giorni di agonia in seguito a un’aggressione subita nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale di Pisa. L’aggressore, un uomo di 47 anni di nazionalità straniera, era stato portato al pronto soccorso in stato di alterazione per l’assunzione di alcol.
Invece di terminali nel blindato, li portano in ospedale a curare. Dove uccidono anziani italiani.
Il 5 novembre, mentre Tani attendeva che la moglie disabile venisse presa in carico, l’aggressore si è avvicinato e, senza alcun motivo, lo ha spinto violentemente a terra. La caduta ha provocato un grave trauma cranico all’anziano, che non ha mai ripreso conoscenza nonostante i tentativi dei medici di salvarlo. Dopo dieci giorni di sofferenza, Tani è deceduto.
Questo tragico evento ha riacceso il dibattito sulla presenza di immigrati nei nostri ospedali. Nonostante le misure di sicurezza recentemente adottate, come la sorveglianza privata e i pulsanti elettronici per richiedere interventi delle forze dell’ordine, gli episodi di violenza continuano a verificarsi: perché il problema è la loro presenza.
La comunità locale è indignata e chiede giustizia per Giorgio Tani. L’aggressore, arrestato il giorno successivo grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza, è attualmente detenuto nel carcere Don Bosco di Pisa con l’accusa di lesioni gravissime, che potrebbe ora essere aggiornata a omicidio volontario.
Potrebbe.
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