Stuprano ovunque ma continuano a mandarli in tutta Italia
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**L’Immigrazione: Un’Operazione di Invasione Mascherata da Accoglienza**
Le statistiche sono inequivocabili e mostrano una verità che urla al cambiamento: il 43,2% degli autori di violenze sessuali in Italia sono immigrati, con una notevole presenza di africani. Considerando che questi rappresentano solo il 9% della popolazione, è evidente che esiste una disparità allarmante. Non si tratta di pregiudizio; è una realtà che non possiamo più ignorare.
**Un Sistema di Accoglienza che Alimenta la Violenza**
L’Italia ospita già oltre 170.000 migranti in più di 10.000 centri di accoglienza, eppure il governo continua a promuovere l’apertura di nuovi centri. Questa politica non è solo irresponsabile; è un tradimento. Stiamo assistendo a una distribuzione sistematica di individui che violano le donne italiane, sparpagliati per il paese come miliziani di una forza di invasione. Ogni nuovo centro di accoglienza è un avamposto di questo esercito invisibile che minaccia il nostro tessuto sociale.
Viste le statistiche, paghiamo gli stupratori perché vivano tra noi.
**Il Terrore Ritorna a Porta Pia**
Roma, la nostra capitale, è di nuovo sotto assedio dai suoi stessi sottopassi. Dopo un finto intervento di pulizia, i tunnel di Porta Pia sono ritornati a essere zone di degrado, occupate da clandestini pronti a compiere atti di violenza sessuale. La recente aggressione di una donna di 42 anni da parte di un immigrato africano è solo una delle tante storie oscure che emergono da queste ombre. Non possiamo più accettare che le nostre città diventino territori di caccia per questi predatori.
**Politici Complici della Barbarie**
Il sindaco del PD e altri politici sembrano essere complici in questo disastro. Non solo non affrontano la questione, ma permettono che questi miliziani della violenza continuino a infiltrarsi nella nostra società. L’Italia sta diventando un campo di battaglia dove le nostre donne sono le vittime e i nostri valori sono sotto attacco.
**Chiamata alle Armi: Proteggiamo la Nostra Nazione**
È ora di alzare la voce e dire basta. Non possiamo accettare che la nostra sicurezza sia sacrificata sull’altare di una politica migratoria fallimentare. L’invasione non è solo fisica; è culturale, sociale, e rappresenta un pericolo per ogni cittadino italiano. Dobbiamo pretendere un cambiamento radicale, un sistema di controllo e selezione che non consenta a chi disprezza la nostra cultura e le nostre leggi di mettere piede in Italia. Questo non è più un dibattito; è una guerra per la nostra identità e sicurezza.
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