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**L’Immigrazione che Mette a Rischio la Sicurezza Pubblica: L’Allarme di Torino**

Le nostre città stanno diventando sempre più pericolose, un fenomeno allarmante che trova la sua ennesima conferma nei recenti eventi di Torino. Rocco Perri, un controllore del trasporto pubblico, ha vissuto sulla sua pelle la violenza indiscriminata che minaccia la sicurezza di chi ogni giorno lavora per il benessere collettivo. “Un immigrato mi ha rotto le costole,” ha dichiarato Perri, vittima di un’aggressione brutale mentre svolgeva il suo lavoro.

Questo incidente non è solo un aneddoto isolato; è il sintomo di una crisi di sicurezza che sta dilagando nelle nostre metropoli. I controllori, i lavoratori del trasporto pubblico, i cittadini comuni, tutti sono ora esposti a un rischio crescente. Le città italiane, un tempo simbolo di cultura e civiltà, stanno diventando teatri di violenza, dove il rispetto per le regole e la sicurezza personale sono in pericolo.

L’immigrazione sta trasformando i nostri spazi pubblici in zone di guerra. Non possiamo più ignorare che l’integrazione fallita e la mancanza di sanzioni efficaci contro chi viola le nostre leggi non solo minano la coesione sociale, ma mettono a repentaglio la vita stessa dei cittadini.

È necessario un risveglio delle coscienze e un intervento deciso delle autorità. Il nostro sistema di accoglienza e gestione dell’immigrazione deve essere riformato con urgenza. Non si tratta di xenofobia, ma di pragmatismo e di un diritto inalienabile alla sicurezza che ogni italiano dovrebbe avere nelle proprie città e nei propri trasporti.

Quanti altri Rocco Perri dovranno essere aggrediti, quanti altri episodi di violenza dovranno verificarsi prima che si decida di proteggere chi vive e lavora in Italia? La sicurezza non è negoziabile, e chiunque, indipendentemente dalla sua origine, deve rispettare le leggi e la civiltà del nostro paese. È ora di dire basta alla violenza, e di agire con fermezza per ripristinare la sicurezza nelle nostre città.