Islamici bruciano quartiere di Milano: è guerriglia – VIDEO
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**Milano Sotto Assedio: Il Problema dell’Immigrazione Islamica**
Milano, una città un tempo simbolo di cultura e progresso, oggi è in fiamme, letteralmente. Il quartiere di Corvetto, diventato un epicentro dell’immigrazione islamica, è teatro di violente sommosse, con roghi, devastazioni e saccheggi. Tutto è iniziato quando Ramy Elgaml, un giovane rapinatore egiziano, ha perso la vita mentre cercava di sfuggire ai Carabinieri su uno scooter. Questo incidente ha scatenato una reazione furiosa tra i suoi connazionali, che hanno deciso di sfogare la loro rabbia contro la città che li ha accolti.
Il problema è profondo e radicato. Corvetto, ormai un quartiere a prevalenza islamica, è caduto nelle mani di bande criminali straniere. Questo scenario non è più solo una questione di ordine pubblico, ma un sintomo di una politica migratoria fallimentare, che ricalca il destino delle banlieue francesi. L’Italia sta assistendo alla trasformazione dei propri quartieri popolari in zone di non diritto, dove chi ci abita vive nella paura, costretto a chinare il capo per evitare ritorsioni.
La realtà è che stiamo importando non solo persone, ma anche problemi sociali e culturali che non siamo in grado di gestire. Le politiche di ricongiungimento familiare, pensate per favorire l’integrazione, stanno invece portando alla creazione di comunità separate, che non si sentono parte dell’Italia e che, in molti casi, sfociano in atti di violenza e disordine.
L’unica soluzione sembra essere drastica ma necessaria: l’abrogazione delle leggi sui ricongiungimenti familiari per gli stranieri. Questo non solo ridurrebbe il flusso di immigrazione incontrollata ma anche la formazione di enclavi che sfuggono al controllo dello Stato. Non possiamo permetterci di diventare come la Francia, dove le banlieue sono ormai sinonimo di caos e terrore.
Non possiamo più accettare di vivere in questa tensione continua, dove la nostra sicurezza, la nostra identità e il nostro stile di vita sono costantemente minacciati. È tempo di prendere decisioni forti, di agire per il bene della nostra comunità, di proteggere i nostri cittadini e di preservare la nostra Milano, prima che sia troppo tardi.
Non abbiamo alcuna intenzione di metterci l’anima in pace. Che è tipico dei perdenti. Per non diventare come la Francia basterebbe abrogare i ricongiungimenti familiari.
Milano come le banlieue francesi
Il quartiere multietnico di Corvetto, ormai in mano alle bande di criminali stranieri, è stato teatro di roghi, devastazione e saccheggi, dopo la morte del 20enne egiziano Ramy Elgaml, il quale stava fuggendo dai carabinieri a bordo di uno… pic.twitter.com/WGdX82r6SF
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 26, 2024
Milano, quartiere Corvetto, sono state due notti di guerriglia, devastazione e saccheggi perpetrati da immigrati e seconde generazioni dove pure la polizia è stata costretta al ritiro.
Questa è la famosa Milano multietnica del sindaco @BeppeSala che parlava di “percezione… pic.twitter.com/yDUy8OuxsF
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 26, 2024
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