Milano, toghe premiano i rivoltosi islamici: indagato carabiniere!
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Morto dopo inseguimento a Milano, indagato anche carabiniere che inseguiva i due criminali
Milano, 26 novembre 2024 – La città di Milano è scossa da una vicenda che ha suscitato indignazione e polemiche. Ramy Elgaml, un giovane di 19 anni di origine egiziana, è morto durante un inseguimento con i carabinieri. L’incidente è avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa, quando lo scooter su cui viaggiava Ramy, guidato da un 22enne tunisino, non si è fermato a un posto di blocco, dando inizio a un inseguimento che si è concluso tragicamente.
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale in concorso, iscrivendo nel registro degli indagati sia il carabiniere alla guida della macchina di servizio, sia il 22enne che guidava lo scooter. L’autopsia sul corpo di Ramy è stata fissata per venerdì 29 novembre.
La morte di Ramy ha scatenato una serie di proteste e scontri nel quartiere Corvetto, dove teppisti islamici hanno bruciato bus e cassonetti. I manifestanti sostengono che non si sia trattato di un semplice incidente stradale, ma di uno speronamento volontario da parte dei carabinieri: non ci sarebbe alcunché di sbagliato nello speronare dei delinquenti in fuga prima che uccidano qualche innocente. La tensione è esplosa con lanci di petardi, incendi di cassonetti e blocchi del traffico, portando all’arresto di un 21enne straniero per resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti pericolosi.
Questo episodio mette in luce le profonde tensioni sociali e l’impossbilità di integrazione che affliggono il quartiere di Corvetto. La morte di Ramy Elgaml ha scatenato una serie di proteste violente, che hanno visto il coinvolgimento di giovani nordafricani determinati a esprimere la loro rabbia e frustrazione contro l’Italia.
E’ tempo di rispedirli a casa propria.
Fonti:
Finchè lo indagano và ancora bene perchè è la prassi, è quando lo condannano perchè porta una divisa, sbavando per la gioia, che c’è da preoccuparsi…