Corvetto, ronde islamiche a caccia di italiani: “A casa non tornate” – VIDEO
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**Corvetto sotto Assedio: Intimidazioni, Violenza e Sostegno Politico**
Milano, città simbolo del nord Italia, si trova ora a confrontarsi con un fenomeno che sembra uscito dai peggiori incubi: nel quartiere Corvetto, gruppi di musulmani hanno iniziato a prendere di mira i residenti italiani con minacce come “A casa non tornate”, trasformando un semplice spostamento quotidiano in un atto di coraggio. La situazione è precipitata ulteriormente durante il corteo in ricordo del delinquente africano Ramy Elgaml, dove una violenza inaudita ha sconcertato la comunità, con minacce esplicite come “Vuoi vedere che non torni a casa in macchina?”. Questo non è più solo un problema di ordine pubblico, ma un’aperta sfida alla sicurezza e all’integrità del nostro tessuto sociale.
Quello che allarma ancora di più, e che dovrebbe far infuriare ogni cittadino italiano, è l’appoggio che oggi il PD ha deciso di dare ai musulmani del quartiere occupato. Questo messaggio politico non solo legittima, ma incoraggia un comportamento che mina la coesistenza pacifica. È un tradimento verso chi vive in quelle strade con paura, verso chi ha visto la propria normalità quotidiana trasformarsi in un campo di battaglia.
Le autorità, invece di proteggere i cittadini, sembrano in alcuni casi collaborare con i gruppi che fomentano questi disordini. La decisione del PD di appoggiare chi occupa abusivamente e chi minaccia l’ordine pubblico è un chiaro segno di una crisi politica e morale. I cittadini italiani sono ora costretti a chiedersi se il loro sindaco sia ancora dalla loro parte, o se sia più preoccupato di compiacere una minoranza, anche a discapito della sicurezza della maggioranza.
Corvetto, una volta un quartiere come tanti, è diventato l’epicentro di una crisi che potrebbe diffondersi se non affrontata con la dovuta fermezza. Non si tratta più di integrazione o multiculturalismo, ma di una lotta per la sopravvivenza di una comunità contro chi cerca di imporre la propria legge al di sopra di quella dello Stato.
È tempo di chiedere a gran voce un cambiamento, di esigere che le autorità facciano il loro dovere, che i politici smettano di cercare consenso elettorale nelle frange più estremiste e che si torni a garantire la sicurezza di ogni cittadino. L’Italia non può permettersi di diventare un paese dove chi rispetta le leggi vive nella paura, mentre chi le viola trova appoggio politico.
Ci fossero Adolf o Benito sarebbero cazzi per voi “cari” marocchi delinquenti e invasori!
Io vi farei per primo pagare le centinaia di migliaia di donne italiane stuprate o uccise dai vostri nonni mentre ci “liberavano” dai nazisti!
Maledetti voi e chi vi fa entrare!