**Baby gang, allarme rosso: la bomba dei giovani immigrati**
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Milano è sotto assedio, non da eserciti stranieri, ma da orde di giovani delinquenti, molti dei quali arrivati qui grazie a politiche di ricongiungimento familiare che hanno trasformato la nostra città in un terreno fertile per la criminalità. Le cifre sono allarmanti, e non possiamo più ignorarle: un rapporto della Direzione centrale della Polizia Criminale rivela un’escalation drammatica della violenza giovanile e delle gang a Milano, con un picco negli ultimi due anni.
Parliamo di 2.450 minorenni denunciati o arrestati nel 2023, un numero che è il più alto registrato dal 2010. E chi sono questi ragazzi? Stranieri in gran parte, un dato che non possiamo far finta di non vedere. Questi giovani, spesso di seconda generazione, portano con sé una cultura della violenza che si è riversata per le strade di Milano, esplodendo in quartieri come il Corvetto, a poche fermate dal cuore pulsante della città.
Non si tratta più di semplici risse tra adolescenti. La violenza è diventata cieca e spietata. Minacce, percosse, lesioni dolose – tutto in aumento. E il dato che dovrebbe farci rabbrividire è l’incremento delle rapine, mentre i furti diminuiscono. Questi ragazzini, che gestiscono coltelli come se fossero estensioni delle loro mani, rappresentano una nuova generazione di criminali che non si limita a rubare ma minaccia, ferisce, e terrorizza.
I numeri non mentono: dal 2010, il numero di minorenni stranieri coinvolti in crimini è cresciuto in modo esponenziale, raggiungendo oltre 1500 segnalazioni solo nel 2022 e nel 2023. E la violenza sessuale è un capitolo a parte, con un aumento preoccupante tra i minori stranieri rispetto agli italiani, culminato in un picco nel 2022.
È tempo di riconoscere che i ricongiungimenti familiari e l’immigrazione non gestita stanno importando criminalità. Le nostre leggi, troppo indulgenti, stanno permettendo a questi giovani, spesso senza un’adeguata educazione o controllo, di trasformare la nostra società in un campo di battaglia. La sicurezza pubblica è compromessa, e la qualità della vita a Milano è in declino.
Forze dell’ordine e magistrati sono sulla prima linea, ma hanno le mani legate da un sistema che non riconosce il problema per quello che è: un’emergenza nazionale. Dobbiamo agire, e dobbiamo farlo ora, perché ogni giorno che passa, questa minaccia si radica sempre più profondamente nella nostra comunità, mettendo a rischio non solo la nostra sicurezza, ma il nostro stesso tessuto sociale.
Le Baby Gang: Un’Emergenza Nazionale
Nel 2024, il fenomeno delle baby gang è diventato un argomento di grande preoccupazione in Italia. Secondo i dati della Direzione di Polizia, nel 2023 sono stati segnalati oltre 2.450 casi di attività criminali legate a minori stranieri, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.
Il vicepremier Matteo Salvini ha definito la situazione come un’“emergenza nazionale”, sottolineando che i ragazzi delle seconde generazioni, nati in Italia ma non integrati, rappresentano una minaccia crescente. Salvini ha citato aggressioni sui treni, bullismo e violenze come esempi di comportamenti preoccupanti.
Manlio Messina, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, ha accusato il sistema fallimentare delle sinistre di aver creato le condizioni per la crescita di queste gang, sottolineando l’importanza del lavoro e dell’integrazione per prevenire la delinquenza.
La situazione è particolarmente critica nelle grandi città come Milano, dove le proteste e le violenze sono diventate frequenti. Il sindaco Giuseppe Sala ha espresso la necessità di mantenere l’accoglienza della città, ma ha anche sottolineato l’importanza di rispettare le regole e di affrontare le situazioni complesse con soluzioni concrete.
Pease che si sta distruggendo con le proprie mani!
Che pacchia per questi marocchi che fuggono da “terribili guerre” e sono qui liberi di spacciare e delinquere nell’inpunita’ piu’ assoluto!
Hanno trovato il paese dei balocchi (per loro) altro che l’America!
Viene da vomitare!
Nei campi di sterminio!
Quello che dicono i politici sono solo parole al vento. Non esiste nessuna integrazione, bisogna mandare via sia i regolari che gli irregolari.