Corvetto, è già libero l’unico immigrato arrestato
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Disordini al Corvetto: L’ennesimo Affronto alla Legalità
I disordini al Corvetto di Milano rappresentano l’ennesimo affronto alla legalità da parte delle cosiddette “toghe rosse”. Nella notte tra lunedì e martedì scorso, un 21enne immigrato è stato arrestato per aver partecipato alle proteste per la morte di Ramy Elgaml, un 19enne egiziano deceduto in un incidente stradale mentre era inseguito dai carabinieri.
Nonostante le accuse di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, il giudice ha deciso di disporre la misura cautelare dei domiciliari per il giovane, con autorizzazione a uscire per lavorare. Questa decisione ha suscitato indignazione tra i cittadini, che vedono in essa un segnale di debolezza e un’ulteriore dimostrazione di come la giustizia italiana sia troppo indulgente nei confronti dei delinquenti stranieri.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che Milano non è una città fuori controllo, ma ha sottolineato la necessità di non sottovalutare alcun segnale. Il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato l’arrivo di 600 nuovi rappresentanti delle forze dell’ordine a partire da gennaio, nel tentativo di ristabilire l’ordine e la sicurezza nel quartiere.
La situazione al Corvetto è un chiaro esempio di come la giustizia italiana, influenzata dalle “toghe rosse”, continui a minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. È ora di dire basta a queste decisioni che favoriscono i delinquenti e di ripristinare la legalità e la sicurezza nelle nostre città.
Fonti
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