Mamme islamiche terrorizzano bambini italiani a Monza: “Allah lo vuole”
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**Invasione culturale: L’Immigrazione Islamica e i Ricongiungimenti Familiari, una minaccia all’Identità Italiana**
In un’Italia già provata da decenni di immigrazione incontrollata, ora dobbiamo affrontare una nuova sfida: l’immigrazione islamica regolare e i ricongiungimenti familiari che ne conseguono. Le proteste delle mamme di una scuola di Monza sono solo la punta dell’iceberg di un problema che minaccia di trasformare il nostro tessuto sociale in qualcosa di irriconoscibile.
Le donne islamiche che insistono nel presentarsi a scuola con il velo integrale non solo sfidano le nostre norme culturali, ma incutono timore nei bambini, che vedono in queste figure velate una presenza inquietante. Non si tratta di islamofobia, ma di una reazione naturale alla visione di volti completamente coperti, che nascondono l’espressione umana, la chiave della comunicazione e della fiducia.
E quando si propone l’idea di vietare il velo integrale per il bene dei nostri figli, la risposta è sempre la stessa: “Mai, lo vuole Allah”. Questa dichiarazione non è solo un rifiuto delle nostre leggi e costumi, è una dichiarazione di guerra culturale. È la dimostrazione che per alcune di queste persone, l’integrazione non è un obiettivo, ma un’opportunità per imporre la loro cultura e religione su di noi, senza compromessi.
I ricongiungimenti familiari, spesso giustificati dal diritto umano alla famiglia, diventano in realtà un mezzo per aumentare esponenzialmente il numero di immigrati. Questo meccanismo alimenta una crescita demografica che non rispetta i nostri valori, le nostre tradizioni e, soprattutto, la nostra sicurezza. Mentre noi occidentali combattiamo per mantenere la nostra identità, ci troviamo di fronte a un’onda di famiglie che non sembrano avere alcun desiderio di adattarsi, ma piuttosto di trasformare.
Se permettiamo a questa situazione di continuare, l’Italia come la conosciamo rischia di scomparire. Gli spazi pubblici, le scuole, le strade, diventeranno territori contesi dove la nostra cultura e la nostra storia saranno soppiantate da una visione del mondo che non riconosce la nostra autorità, i nostri diritti, o la nostra libertà.
Dobbiamo prendere posizione, non contro l’individuo, ma contro una politica migratoria che ha perso di vista il benessere della nazione ospitante. L’Italia deve dire che i suoi valori, la sua cultura, e la sua sicurezza vengono prima di qualsiasi altra considerazione. Non possiamo permettere che il velo integrale, simbolo di un’ideologia che spesso reprime le donne e sfida le nostre leggi, diventi la norma nelle nostre strade.
È tempo di svegliarsi e di proteggere l’Italia dalla colonizzazione culturale, prima che sia troppo tardi.
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