Migrante algerino stupra handicappate: “Fanculo tutte le nazionalità e lunga vita alla mia”
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“Fanculo tutte le nazionalità e lunga vita alla mia”: lo stupro di due donne, di cui una con handicap mentale, a Montreal da parte di un migrante algerino che vive di sussidi, provoca un dibattito sulla cultura dello stupro in Quebec
Indignazione a Montréal: Il Caso di Violenza che Ha Scosso il Québec
Il recente caso di violenza a Montréal ha scatenato un acceso dibattito sulla cultura del viol in Québec. Un migrante algerino, Si Rabah Touat, è stato condannato a quattro anni di prigione per aver violentato due donne, una delle quali con disabilità mentale. Questo episodio ha sollevato molte domande sulla sicurezza e la protezione delle donne, specialmente quelle più vulnerabili.
Touat, che viveva di sussidi sociali, ha utilizzato una falsa identità su un’app di incontri per adescare le sue vittime. Dopo aver stabilito un contatto, ha aggredito sessualmente le donne nonostante i loro ripetuti rifiuti. La brutalità dei crimini e l’atteggiamento sprezzante dell’aggressore, che si è vantato delle sue azioni, hanno suscitato un’ondata di indignazione pubblica.
Il giudice Alexandre Dalmau ha sottolineato durante il processo che l’aggressore sembrava credere nel mito secondo cui una donna che suscita desiderio in un uomo diventa responsabile delle sue pulsioni incontrollabili. Questa mentalità perversa è stata duramente condannata, evidenziando la necessità di un cambiamento culturale profondo per combattere la cultura del viol.
Le vittime, che stanno cercando di ricostruire le loro vite dopo l’orribile esperienza, hanno espresso sentimenti di vergogna e colpa. La comunità del Québec è chiamata a riflettere su come prevenire tali atrocità e proteggere meglio le persone più vulnerabili.
Fonti
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