Tajani, cittadinanza per gli immigrati e Canone per gli italiani
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In un periodo dove Milano è ancora scossa dalle recenti rivolte nel quartiere Corvetto, dove gruppi di immigrati e seconde generazioni hanno sfidato l’ordine pubblico con violenza inaudita, Antonio Tajani continua ad avanzare una proposta che lascia sbigottiti: la concessione della cittadinanza italiana ai figli degli immigrati. Ma non solo, la vicepremier, noto per la sua fedeltà all’eredità degli berlusconiani, ha anche la faccia tosta di opporsi alla riduzione del Canone Rai, una tassa che pesa su ogni famiglia italiana, spesso senza che ricevano in cambio un servizio proporzionato. Al contrario.
Tajani appare più che mai come il servo sciocco di una dinastia, quella dei Berlusconi, che attraverso la sua – loro – Forza Italia detta l’agenda politica senza, a differenza del padre, farsi eleggere. La sua è una posizione che non solo ignora la realtà delle rivolte urbane ma sembra anche voler premiare chi, con queste azioni, ha mostrato disprezzo per la legalità e per l’ordine del paese che lo ospita.
La proposta di cittadinanza per i figli degli immigrati, soprattutto dopo gli eventi di Corvetto, non è solo una mancanza di rispetto verso chi ha visto la propria città messa a ferro e fuoco, ma anche un invito aperto ad altre potenziali esplosioni di violenza. Dà un messaggio distorto: che la cittadinanza italiana è in vendita, proprio come Forza Italia.
E che dire del Canone Rai? Tajani, in un momento in cui le famiglie italiane sono già sotto pressione economica, si rifiuta di alleggerire il carico fiscale rappresentato da questa tassa anacronistica. È chiaro che i suoi interessi non sono quelli del popolo, ma di chi ha bisogno di mantenere il controllo su Mediaset, società di proprietà della famiglia Berlusconi, che beneficia indirettamente da questa tassa.
Il vero volto di Tajani è quello di un politico che, pur di compiacere i suoi padroni, sembra disposto a sacrificare il benessere e la sicurezza dei cittadini italiani. La sua politica non è solo miope di fronte alle minacce alla sicurezza nazionale ma rappresenta anche un attacco diretto al portafogli degli italiani, costretti a pagare per un servizio che spesso non rispecchia le loro esigenze o i loro valori.
Forza Italia, sotto la guida di Tajani, sembra essere diventata un’estensione della volontà dei Berlusconi piuttosto che un partito che agisce per il bene comune. È ora che gli italiani si chiedano se vogliono davvero un leader che, con le sue scelte, sembra più interessato a tutelare gli interessi economici di una famiglia che il futuro di una nazione.
Come ha commentato qualcuno altrove *quello o è scemo oppure è Tajani”…