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**Il Costo dell’Accoglienza: Quando i “Nuovi Italiani” Distruggono il Nostro Patrimonio**

Un filobus, simbolo del trasporto pubblico milanese, è stato completamente devastato da un gruppo di “nuovi italiani” di origine nordafricana a Corvetto. Uno dei tanti danni fatti la sera della rivolta islamica. Questo non è solo un atto di vandalismo, ma un insulto alla comunità e un costo insostenibile che non dovrebbe ricadere su tutti i contribuenti.

**L’Atto di Vandalismo:**
Il filobus, ora giacente in un deposito in attesa di demolizione, rappresenta un monito di ciò che l’accoglienza indiscriminata può portare. Non si tratta solo del danno materiale, che ammonta a 800.000€, ma anche della perdita di un servizio essenziale per la comunità. La questione non è solo il costo economico, ma il danno sociale e culturale che un tale atto comporta.

**Chi Deve Pagare:**
È giunto il momento che coloro che sostengono con fervore l’immigrazione senza limiti o condizioni prendano atto delle conseguenze delle loro ideologie. I cittadini favorevoli all’immigrazione dovrebbero essere i soli a pagare per i danni causati da chi loro stessi hanno voluto accogliere. Se si vuole accogliere a braccia aperte, allora si deve essere pronti ad assumersi la responsabilità economica e morale delle azioni di chi si accoglie.

**Una Proposta Indignata:**
– **Tassa di Accoglienza:** Introduciamo una “tassa di accoglienza” dedicata, versata esclusivamente dai cittadini che hanno promosso e sostenuto politiche migratorie laissez-faire. Questo denaro andrebbe direttamente a coprire i costi di tali vandalismi e violenze.

– **Responsabilità Individuale:** Chi vota per partiti o movimenti che promuovono l’immigrazione senza filtri deve accettare che le conseguenze delle loro scelte politiche non ricadano indiscriminatamente su tutta la società. Se credono tanto nell’accoglienza, allora che dimostrino il loro impegno economico.

**Una Questione di Giustizia:**
Non è giusto che tutti i cittadini di Milano debbano sobbarcarsi il costo di chi ha scelto di non rispettare le regole di convivenza civile. L’accoglienza non può diventare un alibi per la distruzione del patrimonio pubblico. Chi ha promosso l’integrazione senza regole deve ora affrontare il lato oscuro della propria ideologia.

**Conclusione:**
È tempo che la retorica dell’accoglienza incontri la realtà dei fatti. Milano, e l’Italia tutta, non possono permettersi di pagare il prezzo dei danni causati da chi, accolto con speranza, ha risposto con violenza. Se l’accoglienza è un valore, allora che sia anche un impegno economico. Che coloro che la sostengono con tale passione dimostrino la loro fede non solo con le parole, ma anche con le azioni e, in questo caso, con il loro portafoglio.

#Milano, questo è il filobus distrutto a Corvetto dai “nuovi italiani” di origine nordafricana.

Non si può riparare.
È in deposito in attesa di essere demolito.

Costo per gli accoglientissimi milanesi: 800.000€ più il danno di avere un mezzo pubblico in meno. pic.twitter.com/SxB8iDIJ6O

— Francesco 🇮🇹 (@SaP011) November 30, 2024