Aleppo, i tagliagole islamici finanziati dai nostri governi poi arrivano al Corvetto
Related Articles
**Assad, il Difensore Laico della Siria: La Battaglia per la Sovranità e la Pace**
Nel mezzo del caos che ha avvolto la Siria per più di un decennio, la recente avanzata dei ribelli islamisti verso Aleppo e ora Hama segna un altro capitolo nella lunga lotta per il controllo del paese. Il presidente Bashar al-Assad, impegnato in una guerra contro gruppi ribelli e terroristi, è diventato un simbolo di resistenza contro l’estremismo islamico, finanziato da fonti che, in passato, hanno avuto legami con enti come la Clinton Foundation.
**La Ritirata di Aleppo e la Risposta di Assad**
Aleppo, una delle città più antiche e simbolicamente importanti della Siria, è recentemente caduta in mano ai ribelli, tra cui il noto gruppo Hayat Tahrir al-Sham (HTS), che ha visto il suo leader, Abu Mohammad al-Jolani, ucciso in un raid aereo russo. Tuttavia, il presidente Assad, in una dichiarazione forte e risoluta, ha promesso che il suo governo sconfiggerà questi ‘terroristi’. La risposta della Russia, con l’intensificazione dei raid aerei contro le posizioni dei jihadisti, dimostra un impegno congiunto con il regime di Damasco per ripristinare l’ordine e la sovranità dello Stato siriano.
**Le Implicazioni Globali e il Commento del Nunzio Apostolico**
Il nunzio apostolico in Siria, monsignor Mario Zenari, ha espresso preoccupazione per la situazione ad Aleppo, sottolineando come la città sia stata colta di sorpresa e martoriata dai recenti sviluppi. Zenari avverte che l’Europa non può ignorare questi eventi, dato che le ripercussioni potrebbero estendersi oltre i confini regionali, colpendo anche la sicurezza e la stabilità europea.
E’ ”una triste sorpresa” quella che ha ”colto Aleppo”, perché sì, ”c’erano scontri a Idlib”, ma ”nulla che lasciasse pensare che Aleppo potesse essere conquistata dai rivoltosi” jihadisti del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hrs) e dalle fazioni alleate. Lo spiega all’Adnkronos il nunzio apostolico a Damasco, cardinale Mario Zenari, sottolineando che ”la presa di Aleppo avrà conseguenze anche in Europa, che pagherà il prezzo più alto dopo i siriani, e in altre parti del mondo”.
Rivolgendo un pensiero alla ”martoriata Aleppo”, Zenari ha ricordato che ”Aleppo è stata colta di sorpresa nel febbraio del 2023 dal terremoto” di magnitudo 7.8 che ha causato 458 morti solo nella città siriana. E ”è stata colta di sorpresa due giorni fa, nessuno si aspettava una cosa del genere”, ha aggiunto. Ma ”tutto il Medioriente è in fiamme e la Siria sta pagando uno dei conti più salati”, ha affermato.
”Tutta la Siria soffre e la gente non ha più speranza”, ha aggiunto il cardinale, sottolineando che ”per i siriani l’unica speranza è quella di poter scappare da questo Paese”, “di emigrare”, e la prima ”destinazione è l’Europa. Ora, ”la presa di Aleppo avrà conseguenze in questo senso, darà una nuova spinta verso l’emigrazione islamica in Europa”.
Da 16 anni a Damasco, il cardinale Zenari spiega che ”quello di cui ha bisogno la Siria è di ricostruzione, di sostegno economico, di posti di lavoro per i giovani”. In Siria, ”molte persone non hanno più di due ore di elettricità al giorno”, le ”scuole e le infrastrutture sono distrutte”. Per avere sollievo, ha sottolineato, andrebbero ”allentate le sanzioni europee e americane che sono durissime”.
**L’Avanzata verso Hama**
Nonostante la caduta di Aleppo, le forze ribelli non si sono fermate. L’avanzata verso Hama, una strategica località al centro della Siria, mostra la determinazione dei gruppi armati a espandere il loro controllo. Questo movimento non solo minaccia la stabilità interna della Siria ma rappresenta anche una sfida diretta al governo laico di Assad.
La situazione in Siria descrive anche bene come sia impossibile mantenere in pace per lungo tempo una società multietnica. I nostri governanti, mentre usano la diversità in Siria come una debolezza per colpire il regime locale, ci dicono che da no è ‘forza’, e continuano a volerci trasformare proprio in una società simile. Dementi.
**La Battaglia per la Laicità**
Sotto la guida di Assad, la Siria ha cercato di preservare un modello di governo laico, cercando di proteggere le minoranze religiose e mantenere uno stato dove la religione non domina la politica. I ribelli, molti dei quali legati ad ideologie estremiste, minacciano questo equilibrio, proponendo invece visioni teocratiche che potrebbero portare a ulteriori divisioni e violenze settarie.
**Conclusione**
La situazione in Siria, con Aleppo sotto il controllo dei ribelli e l’avanzata verso Hama, è un monito per il mondo. Assad, nonostante le controversie, rappresenta un baluardo contro il terrorismo islamico, finanziato da quelli che hanno sostenuto cause analoghe in passato, tra cui la Clinton Foundation. Il sostegno internazionale, specialmente dalla Russia, è cruciale non solo per la sopravvivenza del regime di Assad ma per la difesa di un modello di governo che cerca di mantenere la coesione di una società plurale contro le forze dell’estremismo. La comunità internazionale deve riconoscere la complessità della situazione siriana e considerare attentamente il supporto a un governo che, pur con i suoi difetti, si oppone al radicalismo religioso che minaccia la stabilità globale.
**Fonti:**
– [](https://www.today.it/mondo/guerra-siria-aleppo-ultime-notizie-mappa.html)
– [](https://www.ilgiornale.it/news/guerra/i-ribelli-controllano-maggior-parte-aleppo-che-cosa-succede-2405342.html)
– [](https://www.ilmessaggero.it/mondo/siria_guerra_aleppo_jihadisti_isis_russia_cosa_succede_oggi_ultime_notizie-8510823.html)
– [](https://www.quotidiano.net/esteri/siria-jihadisti-aleppo-oggi-notizie-diretta-y13nekvh)
– [](https://www.corriere.it/esteri/24_novembre_30/aleppo-nel-caos-le-forze-curdo-siriane-hanno-preso-l-aeroporto-migliaia-di-civili-in-fuga-in-auto-98b3f5be-6fb1-498d-91f5-c3a891b2dxlk.shtml)
Strano, quando i mujanduiottin afgani erano stati invitati alla casa bianca (c’era Bush padre, erano alleati) attrezzata per il Natale, si erano entusiasmati per questi alberi di Natale e si facevano fotografare vicino ad essi, si vede che non fanno più i baluba come una volta…
Vabbè, visto che per tradizione NON si toccano i simboli religiosi altrui vorrà dire che potremo sgarrare pure noi, per rappresaglia…
Scusate, ho sbagliato posto: andava nel post precedente… sapete, l’età…