Immigrato stupra ragazza nella chiesa di don Biancalani che lo difende: “Ha problemi psicologici”
Related Articles
Disgustosa l’impunità di cui gode il prete rosso, che ne è talmente consapevole da minimizzare lo stupro avvenuto nella sua chiesa trasformata in centro accoglienza abusivo. Pieno di spacciatori, ladri, molestatori e, ora, sappiamo anche di stupratori ‘con problemi psicologici’.
**La Vergogna di Vicofaro: Chi ha Favorito l’Inaudito?**
**Introduzione**
L’Italia è di nuovo scossa da un atto orrendo, uno stupro avvenuto nella canonica di Vicofaro, segnalando non solo un fallimento della sicurezza pubblica ma anche una grave impunità che avvolge coloro che dovrebbero essere custodi di moralità. L’episodio di violenza sessuale, perpetrato da un immigrato liberiano con precedenti penali, mette in luce una catena di responsabilità che non può essere ignorata.
**Il Teatro dell’Orrore**
In una comunità che si è trasformata in un centro di accoglienza abusivo sotto la direzione del parroco don Massimo Biancalani, un crimine atroce ha avuto luogo. Il liberiano, con una storia di spaccio di droga, non solo è stato ospitato in passato da Biancalani ma, dopo un tentativo di espulsione fallito incredibilmente per “motivi medici”, è stato riaccolto.
**Una Catena di Negligenze**
1. **La Prima Colpa:** Le istituzioni che hanno permesso al liberiano di evitare l’espulsione, citando vaghi problemi di salute, sono complici di questo disastro. Esiste una grave negligenza nella gestione dei migranti con precedenti penali, dove la sicurezza pubblica viene sacrificata sull’altare dell’umanitarismo.
2. **Il Prete e la sua Impunità:** Don Biancalani, che ha trasformato la sua parrocchia in un rifugio per clandestini senza regole o controllo, ha dimostrato una straordinaria mancanza di responsabilità. Le sue dichiarazioni minimizzano non solo l’atto criminale ma anche la sua parte in questo dramma umano. “I ragazzi sanno benissimo che non è consentito portare ragazze qui”, afferma, come se il problema fosse il rispetto di una regola informale piuttosto che la presenza di un individuo pericoloso tra le mura della sua chiesa. Che spaccia. Come altri hanno fatto in passato.
3. **La Complicità delle Istituzioni:** È inaccettabile che Biancalani cammini libero mentre il perpetratore è in carcere. Questo espone una cultura dell’impunità che si estende a chi facilita e protegge criminali, anche in nome della carità pelosa.
**Il Rifiuto della Realtà**
Le parole di Biancalani al Corriere della Sera, dove parla dei “problemi psicologici” del liberiano come se fossero una giustificazione, sono un insulto alla vittima e alla società. La Chiesa, che dovrebbe essere un rifugio per i vulnerabili, è diventata un luogo di pericolo grazie alla gestione irresponsabile del parroco.
**Un Appello alla Giustizia**
È ora di chiamare alla responsabilità tutti coloro che hanno permesso la permanenza in Italia di questo individuo, nonostante i suoi crimini precedenti. La giustizia deve essere fatta non solo contro il colpevole diretto ma contro chi ha facilitato l’ambiente in cui tali crimini possono proliferare. È il momento di chiedere conto agli enti che hanno gestito il caso del liberiano, alle autorità che hanno trascurato i segni evidenti di un sistema fallimentare di controllo e integrazione, e soprattutto a don Biancalani, che ha scelto di ignorare la sicurezza della sua comunità in nome di un’accoglienza disordinata e non regolamentata.
**Conclusione**
L’Italia non può permettersi di tollerare più questa impunità. Abbiamo il dovere di proteggere i cittadini dalla violenza, e questo significa affrontare con severità sia chi commette reati sia chi, per negligenza o ideologia, permette che tali atti avvengano. La chiesa di Vicofaro non deve più essere un rifugio per la criminalità nascosta dietro la maschera del benessere.
anche uno come turetta altro non è che un pazzoide, eppure lui essendo il figlio del patriarcato bianco è da condannare a morte, mentre per il negro di turno va sempre e comunque trovata una giustificazione anche se a capocchia, a casa mia i pazzi non li faccio entrare, ed un governo serio non farebbe imboscare sul suo territorio tutti i pazzi e i minchioni i d’africa a noi gia’ basta biancalani come inutile idiota, e faremmo volentieri a meno di tutti i suoi negri, nessuno esluso
“Sbianca l’ano” ha un’espressione raggelante che mi ricorda un certo mio ex compagno di scuola, un genio che morì di AIDS perchè si faceva inchiappettare con gioia ma senza precauzioni.
come ebbi già a dire e, come mi pare sia evidente anche ai ciechi-sordo-muti, niuna donna potrebbe soffrire delle molestie del Biancalani detto don…del resto è un prete…no?