**La Tabella del Terrore**: ecco quante donne uccidono i migranti
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Questo per la sicurezza delle donne italiane, vittime di una politica che ha favorito la protezione dei diritti degli invasori a scapito della sicurezza delle donne. Femministe riflettano: quanto donne devono morire per soddisfare la loro ideologia?
**L’Immigrazione e il Costo in Vite: Le Donne Vittime di un Sistema Fallimentare**
Se non ci fosse stato il 26% di omicidi di donne perpetrato da stranieri nel 2023, gli omicidi di donne sarebbero ai minimi storici.
Quante donne sarebbero state risparmiate chiudendo le frontiere? pic.twitter.com/ngRe6RwVE2
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 1, 2024
L’Italia, nel 2023, ha visto un quadro allarmante: il 26% degli omicidi di donne è stato commesso da stranieri. Questo dato non è solo una statistica; è un monito contro la politica di immigrazione indiscriminata che, anziché arricchire il tessuto sociale, lo ha trasformato in un campo di battaglia per le donne italiane. È tempo di affrontare la dura verità, anche se vuol dire andare contro la narrativa delle femministe che difendono l’apertura delle frontiere a tutti i costi.
**La Tabella del Terrore**
Ecco una tabella che illustra la distribuzione e la propensione dei femminicidi per nazionalità, assumendo che il 9% della popolazione italiana sia di origine straniera:
**Analisi dei Dati:**
– **Italiani:** Costituiscono il 91% della popolazione e sono responsabili del 74% dei femminicidi, quindi la loro propensione resta la base di confronto.
– **Stranieri:** Nonostante rappresentino solo il 9% della popolazione, la loro incidenza nei femminicidi è del 26%, che traduce a una propensione circa 3,86 volte superiore agli italiani. (Calcolo: 26% / 9% = 2,89; poi, per trovare la propensione relativa rispetto agli italiani, si divide 2,89 per 0,74, che è la percentuale di femminicidi italiani rispetto alla loro popolazione, ottenendo 3,86x.)
**Il Fenomeno dei Femminicidi e l’Immigrazione**
Se consideriamo che il 26% degli omicidi di donne è stato commesso da stranieri, possiamo fare un calcolo ipotetico ma illuminante: la chiusura delle frontiere avrebbe potuto ridurre drammaticamente il numero di femminicidi. Questo non è un discorso di odio o xenofobia; è un appello alla realtà e alla sicurezza delle donne italiane, vittime di una politica che ha favorito la protezione dei diritti degli immigrati a scapito della sicurezza delle donne.
**La Difesa del Non-Senso**
Le femministe che sostengono l’immigrazione indiscriminata spesso ignorano queste statistiche o le giustificano con la narrazione del patriarcato globale. Ma questa posizione è non solo insostenibile ma anche pericolosa. Difendere a spada tratta l’ingresso incondizionato di individui senza considerare il loro background culturale e legale è un atto di negligenza che mette a rischio la vita delle donne italiane.
**Un Appello alla Ragione**
La sicurezza delle donne non può essere sacrificata sull’altare di un’ideologia che promuove l’accoglienza senza discernimento. È cruciale implementare politiche di immigrazione zero.
**Conclusione**
L’Italia deve affrontare l’immigrazione con occhi aperti e mente lucida. Le donne italiane meritano di vivere senza la paura di diventare vittime di chi, entrando nel paese, porta con sé una cultura di violenza che non è stata adeguatamente filtrata o integrata. Le femministe che difendono questo sistema dovrebbero riflettere: quanto vale davvero la loro ideologia se il costo è misurato in vite femminili?
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