Sopravvissuto ad attentato islamico condannato per islamofobia
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**La Libertà di Espressione Soffocata: Il Caso di Michael Stürzenberger**
È un mondo dove chi critica l’islamismo viene messo a tacere, e l’Italia non è da meno. La storia di Michael Stürzenberger, condannato per aver espresso opinioni contro l’islam, è un chiaro avvertimento di come le leggi contro i reati di opinione stanno erodendo la libertà di parola in tutta Europe e anche nel nostro paese.
**Il Caso Stürzenberger**
Michael Stürzenberger, un attivista tedesco di 60 anni, è stato condannato a pagare una multa di 3.600 euro dal tribunale di Amburgo. La sua colpa? Aver osato parlare contro l’influenza dell’islam politico in Europa. Inizialmente, la pena prevista era di sei mesi di reclusione, ma è stata poi ridotta ad una multa. Tuttavia, questo non rende la sentenza meno scandalosa o meno rappresentativa di un’inquietante tendenza a criminalizzare il dissenso.
**Le Leggi che Zittiscono**
In Germania, come in Italia, si sta assistendo a una pericolosa erosione della libertà di espressione. La legislazione tedesca non offre la stessa protezione del Primo Emendamento americano, e quindi chi viene accusato di incitamento all’odio può affrontare fino a cinque anni di carcere. Questo scenario non è lontano dall’Italia, dove chi critica certe ideologie o gruppi etnici rischia di essere perseguito penalmente per “hate speech” grazie a toghe rosse ideologicamente corrotte.
**L’Accusa Senza Sostanza**
È importante sottolineare che Stürzenberger è un sopravvissuto dell’attentato islamico a Mannheim, ed è stato condannato per la sua partecipazione ad un evento del movimento civico Pax Europa ad Amburgo, nell’ottobre 2020. Questo dimostra come la critica all’islam politico non è vista come un’opinione legittima, ma come un crimine.
**Conclusione**
Il caso di Stürzenberger è un campanello d’allarme per l’Italia e per tutta l’Europa. Le leggi contro i reati di opinione stanno creando un clima dove il dibattito aperto e la critica costruttiva vengono zittiti. È un attacco alla democrazia stessa, dove il diritto di esprimere opinioni, anche scomode, dovrebbe essere sacro. Invece, vediamo che anche in Italia, sotto la scusa di combattere l’odio, si costruiscono strumenti legali per reprimere chi osa esprimere preoccupazioni riguardo all’islamismo o all’immigrazione. Questo non è progresso, è oppressione.
A esplicita richiesta il governo svizzero si è rifiutato di inserire hezbollah nella lista delle associazioni terroristiche da bandire perchè “l’onu non lo considera un’organizzazione terroristica”, così hanno detto sabato al tg svizzero come notizia di apertura.
La seconda notizia era “i razzi forniti da hezbollah hanno colpito Israele”… insomma o sono tonti o sono dei rotti in culo oppure tutt’e due…
Ma l’importante è che non ci siano mai voci fuori dal coro sennò che “mulino bianco” sarebbe… posso capire un giovane con famiglia a carico ma noi anziani che abbiamo già vissuto la nostra vita, una vita incomprensibile secondo i mullah dell’europensiero, possiamo permetterci di mandare a fare in culo quelli della gestapo che verranno a cercarci se non pensiamo come vogliono loro: a Dio chiedo solo di potermene portare dietro due, tanto per togliermi la soddisfazione e tornare giovane per un momento ancora…