“Allah faciliti la migrazione”, Comune Milano invita islamici di trasferirsi in Italia
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“Sia le Ong che le amministrazioni locali fanno parte del progetto”, si legge nell’annuncio del Comune, a cui i migranti rispondono: “Che Allah faciliti la migrazione a tutti noi”. E poi si legge: “Che possiamo essere i primi a vivere in quell’appartamento”. E ancora: “Che Allah aiuti anche me a tornare in Italia”.
**Milano: Un Centro di Servizi o un Faro per l’Immigrazione Illegale?**
Milano, sotto la guida del PD e del sindaco Sala, ha aperto le porte a un nuovo capitolo di follia: il “Milano Welcome Center”, un centro di servizi per stranieri inaugurato il 27 novembre con grande pompa e cerimonia. Ma dietro questa facciata di “integrazione” e “accoglienza” si cela un messaggio pericoloso, inviato direttamente ai confini dell’inferno europeo.
Questo non è un semplice centro di accoglienza, oh no; è un faro, un richiamo per chiunque dall’altra parte del Mediterraneo cerchi un modo per entrare illegalmente in Europa. La struttura, ristrutturata con fondi pubblici, è stata presentata come un luogo dove i migranti possono trovare supporto con mediatori culturali, assistenti sociali, consulenti legali, psicologi e educatori. Ma il messaggio che arriva in Africa è distorto: “Venite in Italia, qui vi aspetta una sistemazione.”
Le parole del sindaco Sala sono emblematiche del problema: “La chiave per l’inclusione sta in percorsi di integrazione di qualità.” Questa retorica insensibile non fa che alimentare il mito che l’Italia è una terra promessa per chiunque riesca a metterci piede, legale o illegale che sia. È una propaganda che non solo è falsa, ma anche estremamente pericolosa.
Il vero scopo di questo centro è stato travisato e strumentalizzato, diventando un richiamo per i disperati, i quali, illusi da un futuro migliore che l’Italia non può garantire, rispondono con preghiere e speranze di migrazione. “Che Allah faciliti la migrazione a tutti noi”, “Che possiamo essere i primi a vivere in quell’appartamento”, queste sono le eco che risuonano dall’altra parte del mare, messaggi che dimostrano come il centro sia percepito non come un punto di servizio, ma come un invito all’immigrazione illegale.
Milano, città già gravata da problemi di sicurezza e integrazione, si trasforma in un magnete per l’immigrazione senza controllo. La situazione esplosiva nel quartiere Corvetto, dove recentemente si sono verificati atti di violenza islamica, è un chiaro monito di come l’accoglienza indiscriminata possa portare a conflitti sociali. Eppure, il PD e l’amministrazione Sala continuano a chiudere gli occhi davanti a questa realtà, promuovendo una politica migratoria che non solo è irresponsabile ma anche potenzialmente devastante per la coesione sociale della città.
È tempo che i cittadini di Milano si sveglino e si rendano conto che questa non è la Milano che vogliamo. Non possiamo permettere che la nostra città diventi un campo di prova per esperimenti sociali che mettono a rischio la sicurezza, l’identità e il futuro delle nostre comunità.
“Che Allah faciliti la migrazione”. Se il Comune di Milano richiama gli stranieri
Dall’altra parte del Mediterraneo è arrivata la notizia del nuovo centro servizi “per migranti e rifugiati di Milano”. La propaganda si è mossa per usarlo come leva per nuovi arrivi.
Il Comune di Milano ha recentemente aperto un centro per stranieri sul territorio comunale, in una struttura di proprietà del Comune di 2mila metri quadri che è stata completamente ristrutturata per ospitare il Milano Welcome Center, inaugurato il 27 novembre alla presenza del sindaco Beppe Sala, dell’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé, del prefetto Claudio Sgaraglia e del questore Bruno Megale.
Non si tratta di un centro di accoglienza ma di un centro di servizi in cui sono presenti mediatori linguistico-culturali, assistenti sociali, consulenti giuridici, psicologi, educatori, tutor di italiano e figure amministrative.
L’eco di questo centro è arrivato fino all’altra parte del Mediterraneo, dove però è arrivato in modo distorto, come se si trattasse di una struttura in cui le persone possono trovare rifugio. Anche questa è propaganda, che funziona molto bene sulle sponde africane del Mediterraneo, perché implicitamente arriva il messaggio che il nostro Paese continua a costruire strutture per l’accoglienza e, quindi, a “chiamare” irregolari.
Fonti
“Allah faciliti la migrazione”, Comune Milano invita islamici di trasferirsi in Italia
ultima modifica: 2024-12-02T17:04:28+00:00
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…quando qualcosa va per il suo verso essi gridano “Allah è grande!!” Ma, mi chiedo, se il gommone affonda con tutti loro a bordo allora forse il loro dio è meno grande?
Insomma per i sinistrati, marocchi e islamici non bastano mai!
Maledetti!
E’ il solito problema della sinistra: avendo a disposizione solo dei cessi inchiavabili, i sinistri cambiano sponda e ciucciano membri esotici.
Purtroppo assieme al membro arriva tutto il resto del maschio afroislamico ed è questo che genera problemi sociali a milano e non solo.
La soluzione al problema, oltre ai rimpatrii, è l’allontanamento dei sinistri dal paese ma è impraticabile perchè perchè il frociume è troppo diffuso… forse facciamo prima a far venire in europa tutti gli africani promettendogli “fica fica bianca” e ce ne andiamo noi in africa, ormai spopolata e dunque vivibile, le diamo una ripulita, ci sono le risorse minerarie da sfruttare e glielo mettiamo noi nel culo a tutti gli altri…
Se io fossi di sinistra, sugli italiani “sparerei nel mucchio” Perché? Intanto il 50% non vota come me. Gli altri spesso si astengono o se votano come me è chiaro che non capiscono nulla e quindi mi danno la delega ad agire. Insomma statisticamente “sparando nel mucchio” la possibilità di centrare un destro (chi non la pensa come me è per forza di destra) è molto alta se poi centro un “compagno” pazienza…ne restano sempre molti. E in ogni modo NOI abbiamo ragione!!