Baby immigrati bruciano le città italiane: un esercito invasore
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**L’Italia Sotto Assedio: Le Baby Gang di Immigrati, un’Emergenza Nazionale**
L’Italia è letteralmente sotto assedio. Non da un esercito con uniformi, ma da un’orda di giovani immigrati che, organizzati in baby gang, stanno seminando il terrore nelle nostre città. È una vera e propria invasione, un flagello che sta minacciando la sicurezza, l’ordine pubblico e l’identità stessa del nostro paese.
Secondo il rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Viminale, del Ministero dell’Interno, pubblicato ad aprile 2024, il 51 percento degli arrestati o accusati di crimini giovanili nel 2023 erano stranieri. Questo dato allarmante contrasta nettamente con la loro rappresentazione demografica: l’8,5 percento della popolazione tra i 14 e i 17 anni è di origine straniera. È un dato che grida vendetta, perché non solo mostra una sproporzione drammatica, ma indica quanto siamo idioti a farli entrare.
Ma la cosa che fa gelare il sangue è la loro propensione alla violenza sessuale, 16 volte superiore rispetto ai giovani italiani. È una statistica che non si può ignorare: questi giovani, spesso spacciati come “minori non accompagnati”, non sono vittime, ma predatori che sfruttano la nostra ospitalità per perpetrare crimini orrendi.
I ricongiungimenti familiari, un tempo visti come un atto di umanità, si sono tramutati in una strada maestra per l’invasione. È tempo che il governo italiano riconosca questa realtà e agisca di conseguenza. Le politiche di accoglienza devono essere riviste, perché il risultato attuale è un esercito di migliaia di criminali che si muovono nel nostro paese, mettendo a ferro e fuoco le nostre comunità.
Non si può più accettare che le nostre città siano terra di conquista per queste gang. L’Italia non è un terreno neutro dove ogni straniero può imporre la propria legge. La nostra cultura, i nostri valori, la nostra stessa sicurezza sono in gioco. È offensivo e inaccettabile che si permetta a questi invasori non solo di risiedere qui, ma di manifestare il loro disprezzo e la loro violenza apertamente.
Chiediamo a gran voce l’abrogazione dei ricongiungimenti familiari e lo stop al trasferimento indiscriminato di questi cosiddetti “minori” da Lampedusa alle nostre città: siano rimandati a casa. È giunto il momento di proteggere i nostri concittadini, di difendere le nostre leggi e di far rispettare le nostre tradizioni.
Non possiamo più tollerare questo stato di cose dove la generosità italiana viene sfruttata e trasformata in un’arma contro di noi. L’Italia è nostra, e dobbiamo reclamare la nostra patria dalle grinfie di chi la sta trattando come una terra di nessuno.
Se ne verremo fuori, un giorno, il dibattito verterà sulla questione “non potevano non sapere” che le città sarebbero esplose introducendo dei predatori nei pollai e negli ovili ma troveranno il modo di dare la colpa dell’invasione afroislamica ai fascisti…
Spero quindi che quel giorno esistano ancora dei veri fascisti, capaci di organizzarsi e di somministrare ai colpevoli dell’olio di ricino e tante legnate sulla schiena, badando a non farsela dare dai cessi inchiavabili di sinistra per una questione di principio ma soprattutto di igiene…
Avete fatto caso che timbro di voce hanno? Mi sembra un tono magrebo-fedeziano-coattico-rappico…tutto fuorché emiliano, parlano tutti così anche quando sono chiamati in trasmissione da del Debbio. La sintassi poi è neardertaliana. Per loro lo sfintere alto e quello in basso direi che si danno la mano. Mi chiedo: ma sono una variante?
Intendi dire la loro voce da Mickey Mouse raffreddato, come si diceva una volta?
E’ che lo prendono in culo già da bambini e poi ti raccontano che non ci sono effetti collaterali, diciamo che sono diversamente maschili…