Migranti islamici: “Donne italiane sono nostri oggetti” – VIDEO
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La Degradazione delle Donne: L’Islamizzazione e la Perdita dei Nostri Valori
Ogni giorno, sotto il naso delle autorità italiane, si consuma un attacco silenzioso ma devastante ai diritti fondamentali della donna, alla nostra cultura, alla nostra libertà. Un attacco che porta con sé una visione arcaica e misogina che risuona con la frase che troppo spesso sentiamo dai migranti islamici in Italia: “Le donne sono oggetti”.
Questa affermazione non è solo un insulto alla dignità delle donne, ma rappresenta il nocciolo di un problema culturale e sociale che l’immigrazione islamica sta imponendo al nostro paese. L’Italia si trova ora di fronte a una sfida esistenziale. Un’ondata di cultura islamica che non solo rifiuta i nostri valori, ma li calpesta attivamente.
L’integrazione, come la conosciamo, è fallita. Non poteva che fallire con popolazioni a noi ostili. Le comunità islamiche in Italia non solo resistono all’assimilazione dei valori occidentali, ma pretendono di imporre i loro. Vediamo donne costrette a indossare il velo, a reprimere la loro individualità, a essere trattate come proprietà, non come persone. Questa è un’aggressione culturale.
Le conseguenze di questa immigrazione sono spaventose.
Non è raro sentire di casi di violenza domestica, stupri e matrimoni forzati nelle comunità islamiche. La giustizia italiana sembra spesso impotente di fronte a queste pratiche, che vengono giustificate con l’argomento della “tradizione” o “cultura”.
In molte città italiane, si stanno formando quartieri dove la legge islamica si sovrappone a quella italiana, dove le donne italiane non osano più entrare per paura di essere molestate o peggio.
Invece di integrarsi nella società italiana, sono gli italiani a doversi adattare, cambiando abitudini, accettando imposizioni culturali che sono in netto contrasto con i nostri valori di libertà e uguaglianza.
È tempo di un risveglio nazionale. È tempo di riconoscere che questo non è un arricchimento culturale, ma un impoverimento della nostra società.
Dobbiamo rivedere le politiche di immigrazione. Non possiamo continuare a permettere l’ingresso di persone che non condividono i nostri valori fondamentali. La sicurezza delle nostre donne, la nostra cultura meritano di essere protette.
Nessuna scusa culturale dovrebbe esimere dall’applicazione piena della legge italiana, specialmente quando si tratta di violenza contro le donne.
L’Italia deve alzare la voce e dire no a questa degradazione. Noi, come nazione, come popolo, non possiamo permettere che la nostra cultura sia sostituita da una che considera le donne come “oggetti”. Dobbiamo riaffermare che in Italia, le donne non sono oggetti, ma individui con diritti inalienabili. E per farlo, dobbiamo fermare l’islamizzazione del nostro paese, prima che sia troppo tardi. Il jihad migratorio deve essere fermato.
Non esiste nessuna integrazione con questi soggetti.
Posso rispondere al migrante islamico che crede di poter fare quello che vuole?
TU SUCCHIAMI IL CAZZO, TESTA DI STRACCI!
Scusate ma se non cominciamo a fare così quelli si allargano troppo, eh…