Portano in Italia i figli handicappati per riscuotere i sussidi e poi li massacrano
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Il Patriarcato Importato: Un Caso di Violenza Domestica a Padova
La recente sentenza a Padova, dove un uomo straniero di 48 anni è stato condannato a quattro anni di reclusione per aver inflitto violenze fisiche alla moglie e ai suoi tre figli con disabilità, solleva un campanello d’allarme su un problema che non possiamo più ignorare: il patriarcato islamico di importazione. Questo non è solo un caso isolato di violenza domestica; è la punta dell’iceberg di una cultura che, in nome del ricongiungimento familiare, porta nelle nostre case pratiche che non appartengono alla nostra società.
L’Italia, con la sua politica di apertura verso il ricongiungimento familiare, sta facilitando l’arrivo di individui che importano con sé atteggiamenti arcaici e violenti. La domanda sorge spontanea: perché permettere che chi viene qui per lavoro possa poi richiedere l’ingresso dei propri familiari, senza garanzie che questi condividano i valori di uguaglianza e rispetto?
La storia di Padova ci mostra come il ricongiungimento familiare possa diventare un veicolo per l’immigrazione di ripopolamento, dove la famiglia non è solo un’unità di affetto, ma un mezzo per riprodurre culturalmente pratiche che il nostro paese non vuole. Se Mohammed viene in Italia per lavorare, perché dovrebbe avere il diritto di portare con sé tutta la famiglia invece di tornare lui a casa dopo qualche anno?
È tempo di ripensare a questa politica. Dobbiamo considerare l’abolizione dei ricongiungimenti familiari.
La sicurezza dei nostri cittadini, specialmente delle donne e dei bambini, deve prevalere su ogni altra considerazione. Che l’Italia rimanga italiana deve prevalere su ogni altra considerazione.
Un po’ di patriarcato di importazioni
Padova, botte e cinghiate alla moglie e ai tre figli con disabilità fisica: 48enne straniero condannato a 4 anni di reclusione. pic.twitter.com/abffFxQAiF
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 4, 2024
non servono condanne ma immediata espulsione dell’immigrato assieme a tutta la famiglie, nonchè amici e parenti vari
D’accordo ma occorre fargliela pagare sennò il baluba crede di aver vinto: espiantargli un rene potrebbe fare schifo al ricevente anche se è in dialisi da anni… che ne dite di castrarlo fisicamente o almeno di amputargli una mano?
Se ne ricorderebbe per tutta la vita e non ci riproverebbe…
NB: per la castrazione o per l’amputazione non serve una laurea, basta un fucile a canna liscia caricato a pallettoni triplo zero da tre metri di distanza… perchè non c’é più il Benelli SPAS?
Era formidabile, rimettetelo in produzione che adesso serve…