Toghe: arrestano 12 italiani per dei volantini e nessun islamico per la guerriglia al Corvetto
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Volevano fare un attentato alla Meloni, ci dicono i titoli dei giornali, con un tono che sembra più un’invocazione dei “lupi mannari” di Werwolf che una notizia fondata. E chi sarebbero questi terribili sovvertitori dell’ordine? Dodici italiani, colpevoli di aver distribuito volantini e di aver espresso opinioni, per quanto radicali, in un paese che si vanta di essere una democrazia. Ma lasciamo perdere le sottigliezze, perché mentre questi “terroristi” venivano arrestati, a Milano, nel quartiere del Corvetto, si scatenava una vera guerriglia degna di un film d’azione, con gli immigrati a fare da protagonisti. E indovinate? Zero arresti.
Immaginate la scena: da una parte, un gruppo di italiani che su Telegram discutevano di come cambiare il mondo, usando simboli che per quanto discutibili rimangono solo simboli. Dall’altra, un’invasione urbana dove la violenza e l’illegalità regnano sovrane, con cassonetti incendiati, scontri con le forze dell’ordine, e nessuno che viene portato via in manette. Ecco a voi l’Italia del 2024: dove la distribuzione di volantini ti porta dritto in cella, mentre saccheggiare e combattere per le strade ti rende il “cittadino modello” che nessuno osa toccare.
La “Werwolf Division” sognava di sovvertire l’ordine per un nuovo stato ariano, e francamente, se il nostro ordine attuale è questo, forse non hanno tutti i torti a volerlo cambiare. Ma la domanda è: chi è il vero pericolo qui? Un manipolo di utopisti con i loro volantini che in dodici volevano fare la rivoluzione o chi trasforma i nostri quartieri in zone di guerra ogni volta che un loro collega delinquente muore durante un inseguimento o sparatoria?
In una democrazia degna di questo nome, si arrestano forse le idee? No, si affrontano con altre idee, con il dibattito, con l’educazione. Ma evidentemente, la nostra magistratura preferisce la strada più facile: quella di arrestare chi ha il coraggio o l’ardire di esprimere opinioni (giuste o sbgliate non è compito di magistrati deciderlo) controcorrente, mentre chi lancia bottiglie molotov al Corvetto può dormire sonni tranquilli.
In conclusione, ridiamo, ridiamo di questo assurdo spettacolo di giustizia a due velocità. Forse, l’unica rivoluzione di cui abbiamo bisogno è una che riporti il buon senso nelle nostre istituzioni.
Arrestano dodici persone che esprimono opinioni e non milioni di invasori che vogliono prendersi il nostro futuro.
E poi, si chiaro, anche noi, come Venner, vogliamo annientare il regime liberale.
Come ho stigmatizzato nell’altro post, la Destra non ha potere contrattuale: i baluba fanno quello che vogliono sennò sgozzano, i neonazi scrivono bigliettini e si credono guerrieri… stando così le cose, chi è che viene preso molto sul serio?
Perchè se mandi 6 poliziotti e un elicottero a fermare uno jogger solitario in pieno covid ma non usi il pugno di ferro verso chi uccide la tua gente ecco che c’è qualcosa che non funziona, diciamo così per non spaventare gli amanti del mulino bianco (a quando il cambio di colore per essere alla moda?).
Haider e Terreblanche: vi dicono qualcosa questi nomi?
Ma non solo sono stati ammazzati, sono stati anche infangati per sminuirne l’importanza del pensiero politico, ovvero che erano così scomodi da attirare l’attenzione dei cosiddetti poteri forti con tutto quel che ne consegue e che vediamo succedere oggi.
Il prossimo a saltare sarà Orban, mi gioco l’altro testicolo…