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La Farsa della Magistratura: Arresti per Delitti di Carta

Ascolta ora per un’ora di risate assicurate.

La Procura di Bologna, in un’esplosione di creatività investigativa, ha deciso di scatenare l’operazione “Werwolf Division” e “Alba Nuova”, ma invece di catturare criminali in azione, hanno beccato dei poveri sognatori che non pensavano leggere e scrivere cazzate sui social fosse un crimine.

E cosa hanno trovato durante le perquisizioni? Ah, un vero arsenale: dei coltelli da sub, delle mimetiche e… libri! Evidentemente, la magistratura considera la lettura di testi non approvati come un’arma di distruzione di massa. Immagino la scena: i giudici che dichiarano “Arrestate subito quel libro, potrebbe far pensare!” Ma la verità è che queste persone erano armate solo di parole, idee forse confuse, ma decisamente poco pericolose.

Guardare i video delle perquisizioni ricorda Fahrenheit 451, perché tutti i regimi si somigliano:

L'operazione antiterrorismo contro il gruppo neonazista #WerwolfDivision pronto a colpire tramite lupi solitari. Il blitz della Polizia ha portato a 12 arresti, disposti dal gip di Bologna, e perquisizioni in tutta Italia. Gli aggiornamenti con Emily De Cesare #GR1. pic.twitter.com/MbTeh57pSl

— Rai Radio1 (@Radio1Rai) December 4, 2024

La loro rete di comunicazione? Telegram, perché nulla urla ‘pericolo’ come usare un’app comune anche a chi organizza feste di compleanno. Il loro piano? Creare una “jihad nera” che, a quanto pare, consisteva nel fare amicizia con chiunque odiasse Israele, ma senza mai passare dalle parole ai fatti.

Tra i “criminali” c’è Andrea Ziosi, che con il suo sito Ardire.org sembra più un appassionato di storia che un pericoloso neonazista. E Joe Fallisi, un tenore che forse ha cantato troppo forte il suo amore per la causa palestinese e ora si ritrova in carcere, probabilmente per aver disturbato i vicini.

Ma il vero colpo di scena è la magistratura che, nel tentativo di collegare questi personaggi con il neofascismo “tradizionale”, ha dimostrato una capacità di interpretazione degna di un bambino che gioca a fare il detective.

In conclusione, l’unica cosa pericolosa qui è la capacità della magistratura di trasformare delle chiacchiere da bar in accuse di terrorismo. Forse qualcuno dovrebbe dire loro che non tutte le storie scritte devono finire con un arresto.

Con questi magistrati siamo tutti in pericolo. Anche quelli che godono di questi arresti.

Ps. Vox è stato minacciato da alcuni di questi personaggi, perché non antisemita, ma difendiamo anche il loro diritto a dire cazzate.