Compagni della Salis sfrattano italiani per fare posto ai migranti
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“Sfrattato ma con lavoro non trovava casa, trovato morto forse a causa del freddo nel garage dove viveva a #Treviso.”
Nel 2024 non è possibile morire di freddo, non è possibile non avere un tetto sulla testa.
La casa è un diritto universale. Non certo le occupazioni di alloggi…
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) December 5, 2024
Marco è stato sfrattato da attivista centro sociale Django per fare posto ai migranti. Marco è vittima del fatto che le case popolari vanno ai migranti invece che agli italiani. E del fatto che ci sono 170.000 stranieri in centri accoglienza, mantenuti anche da tasse di Marco.
Ilaria Salis: La giustificazione dell’illegalità da parte di un’istituzione
Ilaria Salis, ora europarlamentare, continua a difendere le occupazioni abusive, un comportamento che contrasta con il ruolo istituzionale che ricopre. Non sorprende, dato il suo background e la sua candidatura da parte di Avs, probabilmente per distrarre l’attenzione dai suoi problemi legali in Ungheria. Il suo ultimo intervento, un video girato rudimentalmente nel quartiere Giambellino di Milano, mostra un tentativo di giustificare l’occupazione abusiva in vista del processo “Robin Hood” in cui alcuni membri del “Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio” sono accusati di associazione a delinquere.
L’ultima favoletta di Salis sulle occupazioni
Nel video, Salis descrive edifici degradati, puntando il dito contro le istituzioni per la manutenzione mancata e le case non assegnate. Senza menzionare la legalità, critica la protezione delle abitazioni con lamiere, interpretandola come un segno di degrado piuttosto che una misura per prevenire ulteriori occupazioni illegali.
Il delirio di Salis: “Legge contro le occupazioni abusive? Punizione della povertà”
Salis sostiene che occupare case vuote sia un atto di solidarietà. Parla di una comunità che ha tentato di migliorare il quartiere, ma omette il fatto che queste azioni sono reati. Secondo lei, gli occupanti abusivi sarebbero costretti a riparare gli appartamenti, un compito che spetterebbe agli enti gestori quando le case sono assegnate legalmente.
Salis: “Occupare? L’unica vera politica della casa”
La narrazione di Salis trascura la legalità, descrivendo l’occupazione come una forma di giustizia sociale. Afferma che la magistratura ha criminalizzato un atto di generosità, ignorando che l’occupazione abusiva è un reato per legge, e che tale comportamento non solo viola i diritti di proprietà ma anche la sicurezza e l’ordine pubblico.
Questa situazione riflette una contraddizione profonda, specialmente quando si considera il caso di Marco Magrin, morto di freddo a Treviso dopo lo sfratto, con il suo appartamento occupato da chi, ironicamente, difende il diritto alla casa per altri. L’ipocrisia di chi sostiene l’occupazione mentre gli italiani soffrono è evidente. La sinistra, con figure come Salis, sembra più interessata a promuovere un’agenda che favorisce un cambio demografico e culturale, piuttosto che proteggere i suoi concittadini in difficoltà. La storia di Marco Magrin è un monito: l’Italia deve riflettere su come il diritto alla casa sia applicato e a chi, per evitare che i suoi stessi cittadini finiscano per essere vittime di un sistema che sembra aver perso il senso della giustizia e dell’equità.
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