Marco morto di freddo, sfrattato dalla sinistra per fare posto agli immigrati
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Tragedia a Treviso: L’Ipocrisia del Diritto alla Casa
Una volta di più, l’Italia si sveglia con una storia di ordinaria follia, ma questa volta la follia è firmata da chi dovrebbe proteggere i più deboli. Marco Magrin, un cittadino italiano di 53 anni, è stato trovato morto di freddo in un garage a Treviso, dopo essere stato sfrattato dal suo appartamento. Il proprietario di quella casa? Andrea Berta, attivista del centro sociale Django e paladino del diritto alla casa degli immigrati. Sì, avete letto bene. Lo stesso Andrea Berta che appena una settimana fa sfilava in corteo, con tanto di striscioni e slogan, per il diritto alla casa degli immigrati.
È evidente che il diritto alla casa, secondo questi attivisti, vale solo per alcuni, lasciando gli italiani in difficoltà al freddo, letteralmente. La storia di Marco Magrin non è solo una tragedia umana, ma un pugno nello stomaco che rivela l’ipocrisia di chi, sotto la maschera della giustizia sociale, sostiene solo interessi selettivi. Marco, un lavoratore con un passato non facile, aveva cercato di rifarsi una vita, trovando un lavoro ma non una casa che potesse permettersi. La sua morte, in un garage gelido, è la dimostrazione che il sistema sociale italiano non protegge i suoi cittadini, ma piuttosto si piega alle richieste di chi, da fuori, cerca di cambiare il tessuto culturale, etnico e sociale della nostra nazione.
Treviso, il 53enne Marco Magrin è morto dal freddo in un garage dopo essere stato sfrattato da Andrea Berta del centro sociale Django, lo stesso che manifestava per il diritto alla casa.
Chi “ha lasciato” solo Marco, @marcofurfaro? pic.twitter.com/4TKpMJr0aW
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 5, 2024
La manifestazione di Berta e del suo centro sociale per il diritto degli immigrati alla casa, mentre un italiano muore di freddo, è un affronto a ogni principio di giustizia. È una dimostrazione chiara di come l’immigrazione, spesso incontrollata e senza criterio, abbia portato a una situazione dove gli italiani vengono lasciati indietro, dove le risorse sono distribuite in modo iniquo, favorendo chi non ha alcun diritto storico o legale a tali risorse. Ecco il problema: l’Italia sta perdendo la sua identità, la sua cultura, e ora anche la sua capacità di proteggere i propri cittadini.
È tempo di svegliarsi, di riconoscere che il diritto alla casa deve essere per tutti, ma non a scapito degli italiani che si trovano in situazioni di emergenza. È necessario rivedere le politiche di immigrazione, le priorità del welfare, e il modo in cui i centri sociali operano, spesso con un’agenda che non riflette le vere necessità del paese. Marco Magrin non è solo morto per il freddo; è morto per l’indifferenza e l’ipocrisia di un sistema che ha dimenticato chi dovrebbe servire per primo.
Il caso di Marco Magrin deve diventare un simbolo di cambiamento. Un monito per chi governa e per chi protesta, che la giustizia sociale deve essere per tutti o non è giustizia. L’Italia non può più permettersi di ignorare i suoi figli in favore di chi, da fuori, pretende diritti senza doveri. È tempo di dire basta all’immigrazione incontrollata, alle manifestazioni ipocrite e alla politica che guarda altrove quando si tratta dei suoi stessi cittadini.
Fanno i rivoluzionari solo perchè sanno di avere il culo al caldo, quando hanno fame, invece, diventano immediatamente reazionari… ciao Marco, Dio ti abbia in gloria!
Nota di servizio: scusa Sig. Vox, ma non ci sono notizie circa la Sig. Paola Nurnberg, giornalista di sinistra cacciata dalla tv svizzera di sinistra per aver detto una cosa di sinistra? L’ho saputo da Dagospia perchè qui da me tace tutto…
https://www.trevisotoday.it/cronaca/treviso-morto-casa-sfratto-caminantes-5-dicembre-2024.html
E io scemo non ci volevo credere