Entrano negli ospedali come fossero riserve di caccia e scelgono la preda. Gentilmente offerta dallo Stato italiano.
L’Immigrazione e l’Incubo degli Stupri Afghani in Europa
L’Italia e l’Europa sotto Assedio: Gli Afghani in Testa alle Classifiche degli Stupri
In un ospedale, luogo di cura e rifugio, un santuario della guarigione, è avvenuto l’ennesimo atto di barbarie che mette in luce una verità scomoda ma innegabile: l’immigrazione incontrollata sta trasformando le nostre città e i nostri spazi sacri in territori di caccia per predatori senza scrupoli. Il caso recente dell’ospedale Le Molinette di Torino, dove un immigrato afghano ha perpetrato un atto di violenza sessuale su una paziente, non è un incidente isolato ma il sintomo di un problema diffuso e gravemente sottovalutato.
La Testimonianza di una Vittima
Una delle vittime, una giovane donna, ha raccontato con voce tremante il suo calvario: “A una ragazza ha detto: tu non mi piaci. Poi si è avventato su di me”. Questo non è solo un attacco fisico; è una violazione profonda della sicurezza e della fiducia che ogni individuo dovrebbe avere nel proprio paese.
La Realtà Inconfessabile
L’Europa ha aperto le porte a criminali, spesso sotto la maschera di rifugiati, e ora raccoglie i frutti amari di questa follia. Le statistiche, ignorate dai media mainstream e dai politici progressisti, parlano chiaro: gli afghani sono in testa alle classifiche europee per reati sessuali. Da Vienna a Parigi, da Milano a Berlino, le strade, le scuole, e ora persino gli ospedali, non sono più sicuri. Le donne europee sono diventate bersagli, vittime di un’aggressione culturale che non è stata invitata.
L’Invasione Culturale
Non stiamo parlando di integrazione o arricchimento culturale; stiamo assistendo a un’invasione che sta distruggendo il tessuto sociale dell’Europa. Questi non sono solo atti criminali; rappresentano una sfida diretta alla nostra civiltà, ai nostri valori, alla sicurezza delle nostre famiglie. Le politiche di apertura indiscriminata hanno dato vita a un’epidemia di crimini sessuali, con gli afghani che emergono come i principali autori di questi atti di barbarie.
Un Appello al Risveglio
È ora che la società civile e i governi si sveglino da questo sonno ipocrita. Dobbiamo smetterla di nascondere la testa sotto la sabbia, di chiamare questi crimini “incidenti” o “atti isolati”. Dobbiamo riconoscere che la nostra sicurezza è stata compromessa, le nostre donne terrorizzate, e la nostra cultura minacciata da chi non rispetta le nostre leggi e i nostri valori.
Chiudiamo i confini a chi non ha intenzione di integrarsi, a chi non ha rispetto per la vita e la dignità delle donne. Facciamo sì che l’Europa torni a essere un continente di civiltà, non un parco giochi per criminali. Questo non è razzismo, è sopravvivenza. È tempo di agire, di proteggere i nostri cittadini, di ripristinare la sicurezza nelle nostre città e nei nostri luoghi sacri. L’Europa deve decidere se vuole essere complice della propria distruzione o se vuole proteggere la propria identità e la propria gente.
Violenta una paziente e ne aggredisce un’altra alle Molinette
Paziente violentata in Psichiatria alle Molinette: “A una ragazza ha detto: tu non mi piaci. Poi si è avventato su di me”
La testimonianza di una delle due vittime dello stupro in ospedale
Due donne ricoverate nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Molinette di Torino sono state aggredite da un altro paziente. L’uomo, un immigrato di 36 anni di origini afghane, è stato ricoverato per una crisi di panico e, approfittando di un momento in cui nessuno lo stava controllando ha aggredito le due donne.
Siamo sicuri che sia veramente andata così?
Non capita spesso che un afgano adulto rivolga le sue attenzioni ad una donna, di solito inchiappettano i ragazzini o le capre… sarà stato mica corrotto dai valori occidentali?