Sinistra sfratta italiani mentre cerca casa ai migranti
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Treviso: La Tragedia dell’Ipocrisia dell’Accoglienza
Treviso è stata recentemente teatro di un dramma che ha sollevato polemiche e rabbia tra i residenti: Marco Magrin, un cittadino italiano di 53 anni, è stato trovato morto di freddo nel garage dove viveva dopo essere stato sfrattato da un attivista noto per il suo impegno nel movimento anti-sfratto. Andrea Berta, militante del centro sociale Django, aveva appena una settimana prima manifestato con veemenza per il diritto alla casa degli immigrati. Questa è l’ipocrisia allo stato puro.
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha annunciato un esposto contro Berta, dichiarando: “Mentre protestava per i diritti degli altri, stava sfrattando una persona che viveva in condizioni precarie all’interno della propria proprietà.” Questa denuncia non è solo un atto legale; rappresenta un grido di allarme contro la cecità e l’egoismo di chi, sotto la maschera dell’altruismo, non vede il bisogno nel proprio cortile.
La morte di Marco Magrin è un simbolo tragico dell’insostenibile leggerezza con cui si affronta l’immigrazione e l’accoglienza in Italia. Si parla di solidarietà e integrazione, ma si ignorano i cittadini italiani che soffrono per la mancanza di abitazioni adeguate. Si promuovono iniziative per gli immigrati senza considerare che le risorse sono limitate e che i bisogni locali devono essere prioritari.
La comunità trevigiana è stanca. Stanca di vedere le proprie strade trasformate in campi di battaglia per le ideologie di pochi, mentre i veri problemi vengono accantonati. Marco non era un nome da notizie sensazionali; era un uomo con un lavoro, che non riusciva a permettersi una casa perché gli affitti sono diventati insostenibili. E ora, dopo che ha trovato la morte in un freddo garage, la città chiede giustizia e un cambiamento radicale nelle politiche di accoglienza.
È ora di smettere di ignorare i propri cittadini in favore di un’agenda politica che mette in secondo piano i bisogni della comunità italiana. La morte di Marco Magrin dovrebbe essere la sveglia per tutti noi, un richiamo a un’azione più giusta, più equilibrata e soprattutto più umana.
Treviso, morte di freddo di Marco Magrin in un garage dopo lo sfratto di Andrea Berta, militante del centro sociale Django che, appena una settimana fa, manifestava per il diritto alla casa degli immigrati
👉 Esposto del sindaco Mario Conte: “Mentre protestava, sfrattava le… pic.twitter.com/Pi248p7mHW
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 6, 2024
Sinistra sfratta italiani mentre cerca casa ai migranti
ultima modifica: 2024-12-06T12:05:59+00:00
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Treviso ha poco da dire: si sono riempiti di immigrati perchè faceva comodo alle aziende avere gente che lavorava per la metà dello stipendio di un italiano. Adesso che sono cresciuti troppo i “nuovi arrivati” pretendono di avere di più e le aziende cosa fanno? ricercano altre immigrati per pagarli ancora di meno. Gli industriali che comincino a pensare per gli italiani e meno per i “migranti”
Sono quelli che danno dello scemo a chi sposta l’azienda altrove, per risparmiare: restando a casa dalla mamma e immigrando la manovalanza scaricano le spese sulla comunità.
Ricordate l’esodo delle aziende in albania perchè con 2.000 dollari al mese pagavi tutto il personale?
Il giorno di paga rischiavano di essere uccisi a scopo di rapina e pretendevano che i Carabinieri li tutelassero, pur trovandosi in un paese straniero…
Soluzione: boicottare i prodotti di queste aziende, spiegando al proprietario che lo fate perchè è uno stronzo che lucra sulla qualità e quindi lo trattate per quello che vale realmente.