Islamici minacciano l’Italia: dateci subito la cittadinanza

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By V dicembre 7, 2024 00:06

Islamici minacciano l’Italia: dateci subito la cittadinanza

Il Diritto alla Cittadinanza e le Minacce di Violenza. La Ribellione Inaccettabile: Giovani Immigrati Guidati dall’Imam Minacciano l’Italia

Nel quartiere Corvetto di Milano, recentemente teatro di rivolte violente da parte di giovani immigrati islamici, questi giovani, anziché mostrarsi riconoscenti per l’accoglienza ricevuta, hanno avuto l’ardire di marciare per le strade italiane, lamentandosi di profilazioni razziali e pretendendo la cittadinanza italiana. Questo comportamento non è solo inappropriato; è un affronto alla nazione ospitante.

L’idea stessa che questi individui, che spesso non rispettano le nostre leggi e tradizioni, possano manifestare e gridare richieste è offensiva per ogni cittadino italiano. L’Italia è stata per troppo tempo un paese che ha aperto le sue porte, ma questo non può trasformarsi in un diritto acquisito per chi non ha alcun vincolo con la nostra cultura, la nostra storia, e i nostri valori. Il nostro sangue.

Bisogna chiarire un punto fermo: l’essere nati in Italia non conferisce automaticamente lo status di cittadino. La cittadinanza italiana è una questione di appartenenza e di identità, non solo di geografia. Questi giovani, che millantano profilazioni razziali, spesso sono i primi a non riconoscere la nostra cultura, a non voler apprendere la nostra lingua, a rifiutare di integrarsi veramente nella società italiana. E poi, sia ben chiaro: non vogliamo che si integrino, vogliamo che se ne vadano.

Durante i funerali di Ramy Elgaml, un giovane egiziano che ha perso la vita in un inseguimento con le forze dell’ordine, l’imam Mahmoud Asfa ha trasformato un momento di lutto in un palcoscenico per rivendicazioni politiche.

La Richiesta di Asfa: Nel corso della cerimonia, Asfa ha preso la parola per chiedere una modifica alla legge sulla cittadinanza italiana. Secondo lui, i giovani nati e cresciuti in Italia dovrebbero automaticamente ottenere la cittadinanza, senza essere costretti ad attendere la maggiore età. Questa proposta, sebbene presentata sotto il velo del desiderio di integrazione, cela in sé una minaccia latente: la possibilità di violenze se le richieste non verranno soddisfatte.

Il Partito Democratico appoggia questa eversione islamica e vorrebbe ridurre l’Italia a una semplice espressione geografica, un luogo dove chiunque può rivendicare un diritto alla cittadinanza senza alcun legame con il tessuto sociale e culturale del paese. Ma l’Italia è molto di più: è un’eredità di millenni, un’unità di valori, di tradizioni e di storia che non può essere diluita per accontentare le richieste di chi vede il nostro paese solo come una risorsa da sfruttare.

La manifestazione a Corvetto non è solo un segno di ingratitudine; è una sfida diretta alla sovranità italiana. Chiedere la cittadinanza come se fosse un diritto dato, quando si è stati ospitati in via temporanea, è un atto di arroganza che non possiamo tollerare. È tempo di dire basta a questa invasione culturale, a chi minaccia violenze se non ottiene ciò che vuole senza aver contribuito alla nostra società.

Gli italiani devono difendere il loro diritto a vivere in un paese che rispetti la propria identità. Non si deve permettere che le nostre città diventino il palcoscenico per mostrare disprezzo verso l’ospitalità che abbiamo offerto. Se l’accoglienza viene vista come un’opportunità per sfidarci, allora dobbiamo ripensare il concetto stesso di accoglienza e integrazione.

L’Italia non è in vendita, e la cittadinanza italiana non è un premio per chi si sente in diritto di manifestare il proprio odio verso il paese che li ha accolti. È tempo di proteggere la nostra nazione e i nostri cittadini dall’invasione culturale e dall’ingratitudine di chi non comprende il valore di ciò che significa essere davvero italiani.

Guardando all’estero, paesi come la Francia, il Belgio e il Regno Unito hanno mostrato che la concessione della cittadinanza senza un’adeguata integrazione culturale e valoriale può portare a una segregazione etnica, a ghetti culturali e, in casi estremi, a un aumento della criminalità e del terrorismo. La proposta di Asfa sembra voler spingere l’Italia verso questa direzione, promettendo un’immagine positiva della comunità musulmana solo fino a quando questa non diventerà numericamente predominante.

L’Italia deve resistere ai tentativi di cambiare le sue leggi sulla cittadinanza sotto la minaccia di violenza o con il ricatto del caos sociale. Già oggi regaliamo troppe cittadinanze:

Cittadinanza italiana regalata ai migranti: 2 milioni i fratelli di Ramy

Dobbiamo, semmai, tornare allo ius sanguinis.

Islamici minacciano l’Italia: dateci subito la cittadinanza ultima modifica: 2024-12-07T00:06:28+00:00 da V
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By V dicembre 7, 2024 00:06
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell dicembre 7, 12:32

    E perchè quelli dell’agenzia delle entrate non mandano a tutti loro una bella letterina di minacce come si sono permessi di fare con tutti noialtri?

    Aspettano mica di fare il video rap in balubese su tiktak per essere sicuri di farsi capire?

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