Morti dell’11-9 traditi: Usa regalano la Siria ad Al-Qaida
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Il Triste Legame tra l’11 Settembre e la Guerra in Siria
Il 11 settembre 2001 è una data che ha cambiato il corso della storia, lasciando un’impronta indelebile di tragedia e dolore. Migliaia di vite sono state perdute in un attacco islamico che ha scosso il mondo intero. Tuttavia, ciò che è emerso negli anni successivi è una trama complessa che collega quegli eventi a sviluppi geopolitici inaspettati.
Nel 2024, si è visto come i semi piantati dall’attacco di al-Qaida alle Torri Gemelle abbiano portato a conseguenze inaspettate in Siria. Dopo il 2003, con l’invasione dell’Iraq e la successiva destabilizzazione della regione, gruppi come al-Qaida hanno trovato terreno fertile per espandere la loro influenza. L’intervento militare statunitense, inizialmente giustificato come una risposta agli attacchi dell’11 settembre, ha creato un vuoto di potere nel Medio Oriente che ha favorito la nascita e la crescita di organizzazioni terroristiche.
Hanno fatto crollare i regimi laici che tenevano a bada gli estremisti islamici. Sembra che l’obiettivo dei neocon fosse proprio favorire gli estremisti islamici dell’Arabia Saudita, non quello di ‘vendicare’ i morti dell’11-9. Anche perché l’attacco islamico fu organizzato, finanziato e portato a termine da sauditi. Sauditi che finanziavano e finanziano anche i neocon.
In Siria, il caos post-primavera araba e la guerra civile hanno offerto ad al-Qaida l’opportunità di espandersi ulteriormente. Con un “assist” involontario (?) dagli Stati Uniti, che attraverso politiche e interventi militari hanno contribuito a destabilizzare ulteriormente la regione, al-Qaida ha potuto consolidare il suo controllo su alcune aree del paese.
Questa situazione ha portato a una paradossale e tragica ironia: le vite perdute l’11 settembre hanno, in un certo senso, facilitato il cammino di al-Qaida verso l’espansione del suo potere in Siria, un’area lontana dal suolo americano ma profondamente influenzata dalle sue azioni geopolitiche. Questo scenario solleva interrogativi critici sulla complessità delle relazioni internazionali, dove le conseguenze di una tragedia possono estendersi ben oltre i confini temporali e geografici iniziali.
Quella è gente che il venerdì sera, dopo la cena in qualche locale esclusivo di New York, decideva quale paese rovinare la settimana successiva, godendo perchè si arricchiva ma soprattutto perchè interi popoli venivano fottuti e questo li faceva sentire meglio.
La loro gioia era l’attaccare i cosiddetti PIGS cioè Portogallo, Italia, Grecia e Spagna e hanno smesso, lividi per la rabbia, quando qualcuno gli ha fatto notare che l’acronimo voleva dire anche Paesi bassi, Inghilterra, Germania e Svizzera cioè la merda massonica mondiale.
Dietro questi attacchi c’era una sorta di “invidia del pene” nei confronti dei paesi che hanno contribuito alla Storia del genere umano moderno, ma non è colpa nostra se loro hanno preferito derubare popoli ingenui invece di comportarsi onestamente e accoglierli nella civiltà globale.
Adesso che possono giocare con i vari “maidan” ci lasciano stare ma se lo stanno prendendo nel culo profondamente perchè non sono capaci di gestire le crisi che creano ad arte, ma non se ne rendono conto.