Islamisti vogliono eliminare il Presepe dalle nostre scuole: “E’ razzista”
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Oggi, con un’arroganza che rasenta il ridicolo, il giornale “Il Domani” ha osato etichettare il presepe come simbolo di “una comunità escludente e razzista”. Questa è un’offesa non solo alle nostre tradizioni ma al cuore stesso della nostra cultura italiana e cristiana.
Il presepe, un simbolo di pace, amore e speranza, raccontato da secoli per ricordare la nascita di Gesù Cristo, viene ora manipolato e denigrato da chi non ha rispetto per le nostre radici. Parliamo di un’usanza che ha unito famiglie, comunità e nazioni nel celebrare il Natale, un momento di gioia e unità. Ma no, secondo il pensiero distorto di alcuni, questo simbolo di fratellanza diventa un emblema di esclusione e razzismo.
Questa visione non solo è offensiva, ma profondamente ignorante. Se qualcuno si sente escluso dalla presenza del presepe può tornare a casa propria.
Questa è una guerra culturale mascherata da progressismo, dove i simboli che hanno formato la nostra identità vengono sminuiti e ridicolizzati per alimentare un’agenda politica che disprezza le tradizioni italiane.
Non dobbiamo permettere che il presepe, che ha portato gioia e riflessione per generazioni, venga trasformato in un’arma contro di noi. È tempo di resistere a questa visione distorta che vuole farci vergognare della nostra storia, delle nostre tradizioni, e di ciò che siamo.
Il presepe non è solo un simbolo religioso, è parte integrante della nostra cultura, della nostra arte, del nostro senso di comunità. Se siamo escludenti e razzisti per celebrare la nostra identità attraverso il presepe, allora siamo orgogliosamente tali. Ma la verità è ben diversa: siamo semplicemente italiani che amano la loro tradizione.
Chiediamo a “Il Domani” e a tutti i suoi sostenitori di smetterla di denigrare le nostre usanze per far spazio a un’agenda ideologica che non rappresenta l’Italia, né il suo popolo. Il presepe è nostro, come lo è il nostro diritto di celebrarlo senza essere accusati di crimini immaginari. Basta con questa follia che vuole distruggere ciò che ci unisce!
E a tutti quei musulmani che si sentono offesi dal nostro simbolo natalizio, a quelli che vorrebbero eliminarlo per conformarsi alla loro visione religiosa, diciamo una cosa: se il presepe vi disturba tanto, potete tornare a casa vostra! Non siamo qui per adattarci alle vostre sensibilità religiose, ma per proteggere e celebrare la nostra cultura, le nostre tradizioni cristiane e italiane. Questo è il nostro paese, e il presepe rimarrà un simbolo di identità e orgoglio nazionale, non di esclusione o razzismo.
Questo giornale “il domani” appartiene a de maledetti con tutto quel che ne consegue.
Quando il maiale tirerà le cuoia e lo seppelliranno allora si respirerà aria migliore…
Un curioso articolo sulla laverita.info, dopo secoli ci sono arrivati anche loro, le femministe vogliono distruggere il cristianesimo, loro credono di usare i beduini per il loro scopo, ma non hanno ancora capito che invece quelli stanno qui per sopraffarle e senza noi il buon caro vecchio patriarcato, ci riusciranno eccome