Milizie islamiche dei giovani immigrati dichiarano guerra all’Italia
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L’Italia è sotto attacco da parte di milizie islamiche di invasori mascherati da ‘giovani’.
Siamo in una guerra non dichiarata, dove questi cosiddetti ‘giovani’ non sono altro che truppe d’assalto, pronte a distruggere l’Italia dall’interno. Sanno che ci odiano, ma i nostri governanti non hanno il coraggio di fare l’unica cosa sensata: abrogare i ricongiungimenti familiari e chiudere le frontiere a questi invasori.
Il rischio di violenza e la seconda generazione di immigrati in Italia
La minaccia più grande per la sicurezza italiana proviene dalla seconda generazione di immigrati, che nutrono un odio viscerale per il nostro Paese. Secondo Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno e membro della Lega, questi invasori “girano con la lama in tasca”, pronti a colpire. È ora che la polizia abbia le mani libere per difendere noi cittadini da questi attacchi. Il pacchetto sicurezza non basta, soprattutto se strumenti come il taser falliscono contro i giubbotti dei criminali.
Criminalità minorile e gang giovanili in Italia: una piaga che ci sta distruggendo
Il rapporto della Polizia Criminale è una condanna chiara: tra il 2010 e il 2023, i minori stranieri denunciati o arrestati hanno superato di gran lunga i loro coetanei italiani. Questi numeri sono allarmanti, soprattutto considerando che rappresentano solo una piccola parte della popolazione minorile.
La violenza sessuale è un altro campo dove questa infiltrazione straniera mostra il suo vero volto. Mentre diminuisce tra i nostri ragazzi, tra i cosiddetti ‘minori stranieri’ è raddoppiata. Nel 2022 e nel 2023, 177 di questi invasori sono stati segnalati per violenza sessuale, contro i 138 italiani.
Non ci sono scuse: sono un pericolo pubblico.
Parlare di ‘seconda generazione’ o ‘cittadinanza italiana’ è un inganno. Questi individui, nonostante abbiano la nostra cittadinanza, sono estranei alla nostra cultura, alla nostra storia, al nostro modo di vivere. La realtà è che la situazione è molto peggiore di quanto i numeri mostrino.
Allarme nel quartiere Corvetto: i giovani islamici potrebbero dare vita a milizie jihadiste.
Nel quartiere Corvetto di Milano, questa situazione è particolarmente allarmante. Qui, i giovani islamici, cresciuti in un ambiente di odio e separazione, potrebbero facilmente organizzarsi in milizie jihadiste. Non è fantascienza, è una realtà che si profila all’orizzonte. Se non interveniamo ora, il Corvetto potrebbe diventare il terreno fertile per cellule terroristiche che minacceranno non solo la sicurezza locale ma l’intera nazione. Dobbiamo agire rapidamente per impedire che questo quartiere diventi un epicentro di radicalizzazione e violenza.
L’azione necessaria è una sola: stop all’invasione.
È imperativo che il governo prenda misure drastiche. Azzerare i ricongiungimenti familiari è il minimo per arginare questo flusso di criminalità e odio. Basta con la distribuzione di questi presunti ‘minori’ in tutta Italia, che arrivano a Lampedusa con l’unico intento di minare la nostra società. Dobbiamo svegliarci prima che sia troppo tardi.
Non c’è alcun blocco dell’immigrazione e i rimpatri sono pochissimi. Non ho alcuna intenzione di pagare gli stipendi di Salvini e Meloni per raccontarci balle.