Decreto flussi 2025: le domande crollano del 73% a 180mila
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L’immigrazione regolare è la vera truffa. Da anni. Finalmente si inizia a mettere mano. Ma non è minimamente abbastanza. Per farlo dobbiamo abolire i ricongiungimenti familiari che portano ogni anno 200mila invasori, più della metà islamici.
Decreto Flussi 2025: La Truffa Svelata, ma i Numeri Restano Eccessivi e In Linea con la Sostituzione Etnica
Nonostante le recenti misure del governo abbiano ridotto drasticamente le domande per il Decreto Flussi 2025, da 702mila a 180mila, con una diminuzione del 73%, i numeri rimangono comunque allarmanti e in linea con quello che molti vedono come un piano di sostituzione etnica dell’Italia. Il Viminale, attraverso il ministro Matteo Piantedosi, ha celebrato questo crollo come un successo, attribuendo il merito alle nuove misure contro truffe e abusi. Tuttavia, la realtà dipinge un quadro ben diverso.
La Frode Svelata
Il governo, sotto la guida del premier Giorgia Meloni, ha finalmente messo in luce una truffa che ha permesso l’ingresso di migliaia di “finti lavoratori”, sostenendo che dietro alle enormi discrepanze tra le domande e i reali datori di lavoro si celasse un traffico di visti gestito dalla criminalità organizzata. Un mercato nero da 15mila euro per pratica, che ha trasformato l’ingresso regolare in Italia in una semplice transazione illegale, soprattutto per chi proviene da Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka.
Numeri Ancora Troppo Alti
Sebbene il Viminale si congratuli per il numero di domande che ora corrisponderebbe al fabbisogno stimato di lavoratori stranieri, la vera questione è che 180mila ingressi sono ancora un numero spropositato per un paese come l’Italia, che già soffre di disoccupazione interna e di una crisi demografica. Questi numeri non sono solo una statistica; rappresentano una volontà politica di cambiare la composizione etnica del paese, una “sostituzione etnica” che molti cittadini italiani temono.
Le Prove della Frode
L’inchiesta ha avuto inizio con la scoperta di visti anomali e falsificati, con la prima segnalazione risalente al 2021. La Farnesina ha intrapreso azioni decisive dopo le denunce raccolte, rivelando un racket di visti che ha coinvolto diplomatici e ha portato a minacce di stile mafioso contro chi cercava di denunciare queste malversazioni.
Reazioni e Conseguenze
Il governo ha risposto con controlli più rigorosi e un repulisti nelle ambasciate e consolati, ma la domanda che sorge è: quanto di questo sistema criminale è ancora in atto? E soprattutto, perché continuare ad accogliere un numero così elevato di immigrati quando l’Italia ha bisogno di proteggere la propria identità culturale e sociale?
Conclusione: Una Politica di Sostituzione Etnica?
La riduzione delle domande è un passo avanti, ma non abbastanza per chi teme per la propria cultura e identità. La realtà è che, anche con il 73% in meno di richieste, l’Italia sta assistendo a un cambiamento demografico che molti percepiscono come una forma di sostituzione etnica. È tempo di chiedersi se queste politiche migratorie servano veramente l’interesse nazionale o se, invece, stiano accelerando un processo di trasformazione che molti italiani non hanno mai accettato.
L’immigrazione da Africa e Asia va ridotta del 90% e bisogna fare i rimpatri.