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L’Islamizzazione dell’Europarlamento: Un Allarme per l’Europa Cristiana

L’Europa si trova a un bivio, e Bruxelles è il campo di battaglia dove la nostra identità cristiana è sotto attacco. Ciò che accade dentro le mura dell’Europarlamento è un campanello d’allarme per tutti noi. L’Unione europea, guidata da anni di progressismo, ha mostrato un volto spaventosamente illiberale e antidemocratico, e ora vediamo i frutti di questa ideologia distruttiva: l’islamizzazione della nostra cultura.

Nicola Procaccini, esponente di Fratelli d’Italia e vicepresidente del gruppo Ecr, ha recentemente denunciato una realtà che ci dovrebbe scuotere: il presepe, simbolo della nostra fede e tradizione cristiana, è stato vittima di vere e proprie “ronde sharia” all’interno del Parlamento europeo. Solo tre anni fa, Procaccini e altri dovevano nascondere i presepi per evitare che venissero strappati via da quelli che si potrebbero definire solo come agenti di una cancel culture islamica. “Spero non si offenderà il commissario Schoinas, se le faccio gli auguri di buon Natale anziché gli auguri di stagione, che non significano nulla ma che sono sugli schermi di tutti i computer del parlamento europeo. Difendere l’uso della parola Natale, o dei pronomi di genere, o posizionare un piccolo presepe in ufficio, significa difendere la cultura d’Europa”, ha affermato Procaccini, evidenziando quanto fosse difficile solo poco tempo fa.

Oggi, grazie a una resistenza attiva, vediamo due grandi presepi artigianali che accolgono gli eurodeputati, ma non dobbiamo illuderci; questo è solo un piccolo passo indietro di un’ideologia che vuole cancellare le nostre radici. Procaccini ci ricorda che fino a ieri, la parola “Natale” era bandita, sostituita da espressioni insignificanti come “buone feste” o “auguri di stagione”. Questo non è un cambiamento casuale ma il risultato di una lotta contro chi vorrebbe vedere l’Europa islamizzata.

La presidente del Parlamento, Roberta Metsola, maltese e cristiana, ha contribuito a questo cambiamento, ma il pericolo rimane. L’immagine di un presepe maltese in Europarlamento è un simbolo di resistenza, ma dobbiamo essere vigili. L’islamizzazione non si limita a proibire simboli cristiani; è un progetto di sostituzione culturale, dove le ronde sharia si muovono non solo nei quartieri delle nostre città ma dentro le istituzioni europee.

L’Europa deve svegliarsi. Dobbiamo riprendere la nostra identità con orgoglio e determinazione, rifiutando l’idea che la nostra cultura sia qualcosa da nascondere o da cambiare per non offendere. La nostra civiltà, le nostre tradizioni, sono sotto attacco, e solo con un’azione decisa possiamo salvaguardare ciò che siamo. Questo è più di un presepe; è la difesa della nostra anima europea contro l’islamizzazione che avanza.