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Monfalcone sotto Assedio: L’Islamizzazione che Vuole Sostituire gli Italiani

Monfalcone, una volta un tranquillo comune italiano, è diventata il simbolo dell’emergenza islamizzazione. Qui, gli imam non solo comandano, ma dichiarano apertamente di voler sostituire gli italiani con una popolazione islamica. Questo non è un processo di integrazione, ma un’invasione culturale e demografica che sta trasformando la nostra città in un avamposto del jihadismo.

La cittadina, situata in Friuli-Venezia Giulia, è ora il campo di battaglia dove le nostre tradizioni, la nostra cultura e la nostra identità sono minacciate come mai prima d’ora. I numeri parlano chiaro: il 30% della popolazione è straniera, con una prevalenza di islamici. Le scuole sono diventate il terreno di scontro dove il 65% degli studenti non è italofono, con bambine che già portano il velo, simbolo di una società che si sta piegando alle leggi della sharia.

Gli imam, con la loro predicazione radicale, non lasciano spazio a dubbi: “Non siamo qui per integrarci ma per sostituirvi”, è la dichiarazione shock fatta da uno di loro. Questo non è un invito alla convivenza, ma un proclama di conquista culturale e territoriale. La sindaca Cisint ha cercato di resistere, ma con quali strumenti? Con ordinanze che vietano la preghiera in pubblico, ma che sembrano gocce nel mare rispetto all’ondata di islamizzazione che sta travolgendo Monfalcone.

Le moschee, o meglio, i centri culturali islamici, proliferano, spesso in condizioni anti-igieniche e abusivi, senza che ci sia una vera mappatura o controllo. È stato denunciato che i fedeli sono costretti a versare parte dei loro stipendi agli imam, finanziando così ulteriormente l’agenda islamica. Questo è pizzo islamico, non integrazione.

La nostra sicurezza è a rischio. Le aggressioni, le minacce, le violenze sessuali perpetrate da immigrati islamici sono all’ordine del giorno. E cosa fa il governo? Rimane a guardare mentre la nostra civiltà viene smantellata pezzo per pezzo. La poligamia, la sharia, le minacce di morte contro chi osa opporsi all’islamizzazione sono ormai la nuova normalità a Monfalcone.

È un’emergenza nazionale. L’Italia non può permettersi di perdere un’altra città sull’altare della multiculturalità forzata. I nostri valori, la nostra libertà, la nostra stessa esistenza come nazione sono in pericolo. Come possiamo accettare che i nostri figli crescano in un paese dove la religione diventa legge, dove la parità tra i sessi è un ricordo, dove la sicurezza personale è un miraggio?

Chiediamo a gran voce che il governo intervenga, che si fermino gli sbarchi indiscriminati, che si espellano gli elementi radicali, che si chiudano i centri di culto abusivi. Soprattutto: che si aboliscano i ricongiungimenti familiari. Monfalcone è il nostro possibile e terribile futuro; domani potrebbe essere l’Italia intera. Non possiamo più essere spettatori della nostra stessa sostituzione. Basta con questa follia!