Ramy, il folle immigrato alla guida: “tutta colpa dei carabinieri”
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Fares Bouzidi: Il Delinquente che Sfida la Giustizia!
Ancora una volta, l’Italia deve fare i conti con un individuo che non solo disprezza la legge ma ha anche l’ardire di pretendere un risarcimento per le sue stesse malefatte. Stiamo parlando di Fares Bouzidi, un criminale che ha ignorato un posto di blocco dei carabinieri, provocando una la morte del suo collega Ramy, e ora ha il coraggio di puntare il dito contro chi stava facendo il proprio dovere. Sobillato e sostenuto da sinistra e media corrotti.
Durante l’interrogatorio con il gip di Milano, Bouzidi ha avuto la sfrontatezza di dichiarare: “Non ho perso io il controllo, ho sentito questa botta, questo urto, questa spinta da dietro, poi siamo volati, questo mi ricordo e mi ricordo di essermi svegliato, poi, in ospedale”. Ma chi crederà mai a questa storia? Chi può fidarsi di un individuo che decide di sfuggire alla giustizia, mettendo a repentaglio la vita di chi gli è accanto? Tutta la sinistra, ovviamente. Tutti i giornalisti venduti.
Le sue parole, riferite dall’avvocato Marco Romagnoli e Debora Piazza, che hanno l’arduo compito di difendere l’indifendibile, non fanno altro che confermare la sua colpevolezza. Come si può sostenere che non abbia perso il controllo quando si è rifiutato di fermarsi, provocando una corsa folle per le vie di Milano?
Il fatto che ci sia stato un impatto tra il suo scooter e l’auto dei carabinieri non giustifica minimamente la sua condotta. Non si trattava di un incidente casuale ma di una fuga irresponsabile e criminale che ha portato alla morte di Ramy Elgaml, un ragazzo di soli 19 anni. E ora, questo delinquente, ha la faccia tosta di accusare i carabinieri e, magari, di chiedere anche un risarcimento? È un insulto alla giustizia, un affronto ai carabinieri che rischiano la vita ogni giorno per mantenere l’ordine e proteggere i cittadini.
È inaccettabile che chi viola la legge possa poi cercare di trarre vantaggio da una situazione che ha creato lui stesso con la sua irresponsabilità. Questa non è giustizia, è un’oltraggio. Bouzidi dovrebbe essere punito severamente, non premiato con un risarcimento. È tempo che il nostro sistema giudiziario metta un freno a questa follia, dimostrando che in Italia la legge è uguale per tutti, anche per chi cerca di manipolare la verità a proprio vantaggio.
La società deve respingere con forza queste pretese assurde e inviare un messaggio chiaro: chi sfida le forze dell’ordine, chi mette in pericolo la vita degli altri, non merita alcun risarcimento, ma la giusta punizione per i suoi crimini. E poi l’espulsione insieme a tutta la famiglia.
“Il mondo al contrario” veramente!
Tutto sponsorizzato dalla sinistra,
Onore alle forze dell’ordine.