Islamici separano uomini dalle donne: dalla Siria all’Italia
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L’Italia si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, una crisi che potrebbe ridefinire il nostro tessuto sociale e culturale. Mentre guardiamo a ciò che sta accadendo in Siria, dove i cosiddetti “jihadisti moderati” impongono regole che sembrano uscite dal medioevo che non c’è mai stato, dobbiamo chiederci: cosa potrebbe succedere qui, nel nostro Paese?
In Siria, i “jihadisti moderati” hanno introdotto misure che vietano agli uomini e alle donne di mescolarsi nelle strade pubbliche. Questa separazione forzata non solo è un’evidente violazione dei diritti umani fondamentali, ma rappresenta anche una visione della società che è in antitesi con i valori di libertà e uguaglianza su cui si basa l’Italia. Se questi gruppi stanno tentando di “riportare” la democrazia e i diritti umani in Siria, ci chiediamo: cosa significa davvero la loro versione di democrazia? È una democrazia dove i bambini soldato vengono sguinzagliati per far rispettare le leggi? La retorica della moderazione sembra solo una maschera per coprire pratiche barbare.
E mentre tutto questo avviene, le spose dell’ISIS, tornate dai campi di battaglia, stanno tessendo le lodi della sharia, descrivendola come un sistema perfetto di giustizia e pace. Questa narrazione è particolarmente pericolosa perché presenta l’imposizione della legge islamica come qualcosa di desiderabile, un modello da seguire. Ma quali sono le vere implicazioni di una tale imposizione in Italia? La sharia, nella sua applicazione più rigorosa, contraddice apertamente molte delle libertà che gli italiani considerano sacre: la libertà di parola, la libertà di religione, l’uguaglianza di genere e la protezione dei diritti dei minori.
L’arrivo di migranti islamici in Italia potrebbe significare l’inizio di una trasformazione sociale in cui vediamo emergere enclave culturali isolate, dove le leggi italiane vengono messe in secondo piano rispetto alle tradizioni islamiche. Immaginiamo le nostre città, dove la separazione di genere diventa la norma, dove la libertà di movimento per le donne viene limitata, e dove i bambini sono indottrinati con ideologie estremiste.
C’è un rischio reale che l’Italia perda la sua identità, la sua libertà, e la sua sicurezza. Le autorità devono essere vigili e proattive nel prevenire che tali ideologie radicali mettano radici. L’integrazione non deve significare assoggettamento a pratiche che minano i diritti fondamentali. Dobbiamo proteggere i nostri valori, la nostra cultura e la nostra sicurezza, garantendo che chi arriva in Italia rispetti e adotti i principi costituzionali che definiscono il nostro Paese: azzerando quindi l’immigrazione islamica regolare.
Siria, i “jihadisti moderati” ordinano a uomini e donne di non mescolarsi tra loro in strada.
“Viva la Siria libera” (cit)
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 13, 2024
I “jihadisti moderati” riporteranno democrazia e diritti umani in Siria anche sguinzagliando bambini soldati.
Tutto ciò mentre le spose dell’Isis stanno raccontando quanto sia fantastica la sharia.#Siria pic.twitter.com/T7JMLESxi5
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 13, 2024
La cosa buona è che alle loro magistratesse le hanno messe nel sacco di imnobduzia e hanno loro detto, zitte che voi siete femmine e non capite una mazza, quando verranno qua e lo faranno. Pure alle nostre, mi faccio beduinico pure io
A queste chi li difendera’? I froci machi che ci ritroviamo tutti i giorni delle TV immondizia , dall:alto delle loro creme di bellezza per una pelle morbida e vellutata? , a moccichi gliele scarCIAno la loro pelle infrociata, a moccichi!
Le parole “moderato” e “Jihadista” non possono coesistere nella stessa frase, esattamente come “intelligente” e “comunista” ovvero gli stessi stronzi che li sdoganano senza aver capito un cacchio della questione e, non a caso, sono proprio gli scoppiati che sostenevano che i “mussulmani laici” avrebbero contenuto i loro fratelli tagliagole… e fanno tutto da soli, mica possono dare la colpa al governo.