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Vasco Rossi ha criticato il nuovo Codice della Strada introdotto dal ministro Matteo Salvini. In un video pubblicato sui suoi social media, Vasco Rossi ha commentato sarcasticamente che, secondo le nuove regole, se un conducente viene fermato e risulta positivo a un test antidroga, “anche se ha fumato una canna una settimana prima, potrebbe essere arrestato e avere la patente ritirata per tre anni”.

Il cantante ha espresso il suo disappunto, rivolgendosi soprattutto ai giovani, e ha suggerito che sarebbe meglio prendere i treni invece di guidare. Salvini, invece, ha difeso le nuove misure, sottolineando che l’obiettivo è garantire la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti causati da conducenti sotto l’effetto di droghe o alcol.

Vasco Rossi, il difensore dei drogati al volante che minacciano la sicurezza di tutti

Vasco Rossi, una volta idolo delle folle, oggi si rivela per quello che è: un paladino dei drogati che vogliono mietere vittime innocenti sulle nostre strade. In un video sfrontato diffuso sui suoi social, il cantante ha osato criticare il nuovo Codice della Strada proposto dal ministro Matteo Salvini, ridicolizzando le misure che mirano a proteggere la vita dei cittadini.

Secondo Rossi, se un guidatore viene trovato positivo a un test antidroga, anche se ha fumato una canna una settimana prima (non è così ndr…), dovrebbe essere libero di continuare a guidare. Sì, avete capito bene: Vasco Rossi vorrebbe che chiunque, drogato o meno, possa avere mano libera alla guida, mettendo a rischio la vita degli altri. Con un’ironia che sa di disprezzo per la sicurezza pubblica, il cantante suggerisce che sarebbe meglio prendere i treni, come se questo risolvesse il problema di chi si mette al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Ma il ministro Salvini non si è lasciato intimidire, difendendo a spada tratta le nuove regole. Il motivo è semplice: garantire che chi guida non lo faccia in condizioni che potrebbero trasformarlo in un pericolo pubblico. Il nuovo codice mira a ridurre gli incidenti causati da alcol e droghe, che ogni anno mietono vittime innocenti. Salvini ha chiarito che non si tratta di criminalizzare i giovani o chiunque altro, ma di salvare vite.

Vasco Rossi, con questa sua presa di posizione, dimostra una mancanza di responsabilità sociale che è vergognosa. Non si tratta di libertà individuale quando metti a rischio la vita degli altri. È pura irresponsabilità voler giustificare chi guida sotto l’effetto di droghe. Le sue parole sono un insulto a chi ha perso cari per colpa di conducenti che hanno scelto di drogarsi e poi mettersi al volante.

La domanda è: perché dare voce a chi sostiene che drogarsi e guidare dovrebbe essere accettabile? La sicurezza stradale non è un’opzione; è un dovere verso la comunità. E Vasco Rossi, con questa sua posizione, non solo dimostra di aver perso il senso della realtà ma anche di non avere il minimo rispetto per la vita umana.