Italia invasa da 459.428 criminali stranieri: giovani maschi ostili
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L’Italia in Catene: L’Immigrazione, un Flagello che Devasta
L’Italia è prigioniera di una piaga che non ha precedenti: l’immigrazione. Un’orda di criminali e parassiti sta trasformando il nostro paese in un inferno, dove la sicurezza è un lontano ricordo e la nostra cultura è sotto attacco.
Le cifre sono sconvolgenti: 459.428 criminali stranieri, un esercito di delinquenti che stuprano e devastano, eppure rimangono qui, grazie a una magistratura che sembra più interessata a proteggere loro che i cittadini italiani. El Amoud Hamza, un marocchino pluripregiudicato, è solo un esempio: dopo aver terrorizzato un ragazzo su un bus con un martello, è stato rimesso in libertà agli arresti domiciliari. Questa non è giustizia; è una presa in giro.
Ma la criminalità non è l’unico problema. L’immigrazione economica ha creato un mercato parassitario del lavoro, dove imprenditori senza scrupoli preferiscono assumere manodopera straniera a basso costo piuttosto che investire in innovazione o formare lavoratori italiani. A Cuneo, un imprenditore ha comprato un palazzo per ospitare i suoi operai stranieri, creando dormitori invece di creare opportunità per i nostri giovani. Questo è un tradimento verso l’Italia, un insulto alla nostra dignità lavorativa. E un generatore di degrado e insicurezza, visto che importa giovani maschi in età riproduttiva.
Non possiamo infatti dimenticare le vittime, soprattutto le donne e le ragazze, spesso poco più che bambine, uccise e abusate da chi dovrebbe essere ospite, non carnefice.
E il ricongiungimento familiare? Nient’altro che un’arma per sovvertire l’ordine pubblico. Città come Padova, Trieste, Milano, Torino sono diventate il simbolo di questa guerra culturale, dove i giovani stranieri e le seconde generazioni non cercano l’integrazione ma il caos.
I dati parlano chiaro: gli immigrati regolari stuprano tre volte più degli italiani, i clandestini addirittura trenta. Un irregolare su cinque è un criminale, e a Milano, uno su tre arrestati è un clandestino. Questa è la realtà che ci viene nascosta, la verità che i media e i politici non vogliono che sappiamo.
Basta con la complicità, basta con la censura. L’immigrazione di massa, anche regolare, non è un arricchimento; è un cancro che devasta il nostro tessuto sociale, culturale ed economico. È tempo di agire, di espellere questa piaga, di proteggere la nostra identità, la nostra sicurezza e il nostro futuro. L’Italia non può più essere il campo di battaglia di chi non merita di stare qui. È ora di gridare la verità, di esigere giustizia e di restituire all’Italia il rispetto e la pace che merita.
L’Italia Sotto Assedio: L’Immigrazione, un’Infamia che Distrugge
L’Italia è oggi un campo di battaglia, non per un’invasione esterna, ma per una guerra interna, alimentata da un’immigrazione sfrenata che sta distruggendo la nostra società. Guardiamo ai fatti: l’immigrazione è una maledizione che ha insanguinato il nostro paese, con vittime sepolte due volte, prima dalla violenza e poi dalla censura mediatica e istituzionale.
L’Italia è schiava di una politica migratoria che non solo non protegge i suoi cittadini ma li mette in pericolo. Le politiche di ricongiungimento familiare hanno creato un esercito d’occupazione, con giovani stranieri e seconde generazioni che non hanno alcun interesse nell’integrazione ma nel sovvertimento dell’ordine pubblico. Padova, una volta simbolo di cultura italiana, è ora un esempio di questa disgregazione sociale.
Non possiamo più permettere che i non eletti e una magistratura “rossa” pro-immigrati continuino a proteggere i criminali stranieri, a finanziarli con i nostri soldi, a ignorare la violenza e il disordine che portano. L’immigrazione di massa non è un arricchimento, ma una distruzione. Arricchisce solo chi lucra su questa tragedia, mentre distrugge il futuro di tutti noi.
È tempo di smettere di essere complici silenti. Dobbiamo richiedere un cambiamento radicale, espellere i criminali stranieri, proteggere la nostra cultura, la nostra sicurezza e il nostro futuro. L’Italia non può più essere il rifugio dei delinquenti e delle ideologie fallimentari. È ora di alzare la voce, di esigere giustizia e di restituire all’Italia la dignità e la sicurezza che merita.
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