Altro inseguimento al Corvetto: immigrato in fuga contromano con auto rubata
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Il problema, infatti, non sono i carabinieri: sono i marocchini. Che devono tornare in Africa.
Milano, Corvetto: Un Marocchino in Fuga, Magistrati Complici di Un Disastro Sociale
Nella notte tra domenica e lunedì, Milano è stata teatro di un episodio che riaccende i riflettori sulla questione dell’immigrazione e sul ruolo discutibile della magistratura. Un immigrato di 36 anni, marocchino, è stato arrestato dopo un inseguimento che ha trasformato le strade del quartiere Corvetto in un campo di battaglia. Questo stesso quartiere, solo poche settimane fa, aveva pianto la morte di Ramy Elgaml, un invasore di 19 anni che ha perso la vita tentando di sfuggire alle forze dell’ordine.
E se il ladro, un 36enne marocchino, si fosse fatto del male durante l’inseguimento dei carabinieri? pic.twitter.com/jLMDP2kOBd
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 16, 2024
La “caccia” al fuggitivo ha avuto inizio poco prima dell’una in via dei Cinquecento, dove una volante della polizia ha ordinato a una Fiat Panda, poi scoperta come rubata, di fermarsi. Il 36enne al volante, noncurante dell’ordine, ha scatenato un inseguimento spericolato, guidando contromano attraverso via dei Panigarola, via Piazzetta, viale Omero, piazzale Gabrio Rosa e via Mompiani. Abbandonata l’auto, ha tentato una fuga a piedi, ma la sua corsa è stata breve. La colluttazione con gli agenti ha portato al suo arresto per resistenza a pubblico ufficiale e alla denuncia per furto.
Ma questa non è solo una storia di inseguimenti e arresti. È un’ulteriore prova di come l’immigrazione incontrollata e l’indulgenza dei magistrati stiano trasformando le nostre città in territori pericolosi. Se questo ladro, questo 36enne marocchino, si fosse fatto del male durante l’inseguimento, la colpa sarebbe stata attribuita ai carabinieri? No, il vero problema qui sono gli immigrati che, con il loro comportamento criminale, mettono a rischio la sicurezza pubblica e i magistrati che, con la loro indulgenza, permettono che tali atti continuino impunemente.
L’Immigrazione: Una Minaccia Sociale
Che cosa ci dice questo episodio? Che gli stranieri, in particolare quelli con precedenti, non hanno alcun rispetto per la nostra legge, per la nostra sicurezza e per le nostre vite. Questo marocchino, come molti altri, ha scelto di vivere al di fuori della legalità, abusando della nostra ospitalità e mettendo a repentaglio la vita di chi, come i carabinieri, cerca di mantenere l’ordine.
La Magistratura: Complice del Caos
E i magistrati? Ancora una volta, la loro incapacità o riluttanza a tenere questi criminali lontano dalle nostre strade dimostra una complicità passiva nel degrado sociale. Quanti altri episodi dobbiamo vivere prima che si riconosca che la politica dell’accoglienza indiscriminata, avallata da decisioni giudiziarie lassiste, è un fallimento? Quanti altri giovani dovranno perdere la vita, quanti altri cittadini dovranno vivere nella paura prima che si agisca con decisione?
Milano, e l’Italia intera, stanno pagando un prezzo altissimo per l’inefficienza delle politiche migratorie e per la morbidezza della nostra magistratura. È tempo di una svolta: controllo rigoroso dei flussi migratori e un sistema giudiziario che non si pieghi davanti ai criminali, ma che protegga i cittadini. Solo così potremo riavere le nostre città sicure e vivibili.
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