Islamici minacciano: ”È giunta la vostra ora, adoratori della croce”
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In un’ombra oscura che avanza dall’oriente, l’Italia si trova ad affrontare un pericolo che potrebbe trasformare le nostre città in territori segnati dalla violenza e dall’intolleranza. Ieri, a Damasco, i cosiddetti “jihadisti moderati” hanno diffuso un messaggio di minaccia nei quartieri cristiani della città: “È giunta la vostra ora, adoratori della croce”. Questo avvertimento, carico di odio e di una promessa di violenza, riporta alla reporter in mente i volti dei cristiani siriani che ha incontrato durante la mia missione in Siria nell’agosto del 2019. Bambini, donne, uomini, suore e preti, testimoni di una fede che resiste sotto il peso di un jihadismo che non conosce moderazione.
Damasco, ieri i “jihadisti moderati” hanno diffuso un messaggio nei quartieri cristiani della città:
"È giunta la vostra ora, adoratori della croce”#Syria pic.twitter.com/GhXz1KBogL
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 16, 2024
L’Italia, con la sua accoglienza indiscriminata verso l’immigrazione islamica di massa, sembra ignorare o minimizzare il rischio di un simile scenario. L’idea che esistano “jihadisti moderati” è una narrazione pericolosa e fuorviante, promossa da una propaganda mediatica che, con vergogna, cerca di legittimare i terroristi, dipingendoli come combattenti per una causa giusta. La realtà, come dimostra Damasco, è ben diversa. Questa non è solo una minaccia alla sicurezza; è un attacco diretto alla nostra identità culturale e religiosa.
Immaginiamo per un attimo che quanto sta accadendo a Damasco possa diventare la realtà delle nostre città italiane. Le nostre chiese, i nostri simboli sacri, le nostre tradizioni potrebbero essere sotto la stessa minaccia. Le nostre comunità, che da secoli vivono in pace e armonia, potrebbero essere costrette a vivere nel terrore, come i cristiani siriani. L’Italia, con la sua ricca storia cristiana, rischia di vedere il suo tessuto sociale e religioso lacerato da gruppi radicali che non hanno intenzione di integrarsi ma di dominare.
L’islamizzazione dell’Italia non è un mito o una paura infondata. È una possibilità concreta se non si interviene con politiche migratorie più rigorose, che non solo controllino i flussi ma anche verifichino l’ideologia di chi entra nel paese. Non possiamo permetterci di essere ciechi davanti a quanto accade in Siria e altrove, dove l’islamismo radicale ha portato alla distruzione di comunità storiche e alla violazione dei diritti umani.
È urgente che l’Italia apra gli occhi sul rischio reale di un’onda di radicalismo islamico che potrebbe portare a scenari di persecuzione religiosa e culturale, simili a quelli che stanno lacerando Siria. Le nostre istituzioni devono essere pronte a proteggere non solo la sicurezza fisica dei cittadini ma anche l’integrità della nostra cultura, delle nostre tradizioni e della nostra fede.
Non possiamo lasciare che l’Italia diventi una nuova Damasco, dove i cristiani e tutti coloro che non si conformano a un’estremista interpretazione dell’Islam debbano temere per la loro vita e la loro libertà. È tempo di agire, di smettere di chiamare “moderati” coloro che moderati non sono, e di proteggere la nostra società dall’ideologia che ha già portato tanta sofferenza altrove.
Mandateci a mattarella a dialogare con le bestie dei suoi amici, ma come è bravo l’ Italiota sotto scorta !
“È giunta la vostra ora, adoratori della croce”
No, testa di stracci: è giunta la TUA ora, te lo spiegherò per bene quando ci incontreremo…