Toghe: “Tre stupri non bastano per espellere il migrante”

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By V dicembre 16, 2024 15:57

Toghe: “Tre stupri non bastano per espellere il migrante”

Genova, Un Altro Caso di Violenza Sessuale: L’Immigrazione Diventa Una Minaccia per la Sicurezza

Nella quiete notturna di Genova, una donna di 62 anni ha vissuto un incubo. Un 37enne bengalese, con un passato di reati specifici alle spalle, ha abusato della fiducia e della sicurezza domestica per tentare un atto di violenza inaudita. Utilizzando una chiave di riserva nascosta vicino alla porta d’ingresso, l’uomo si è introdotto nell’abitazione, si è spogliato, si è infilato nel letto della vittima e ha tentato di violentarla mentre dormiva. Fortunatamente, l’intervento delle autorità ha portato all’arresto del colpevole, un individuo con due precedenti per reati simili, uno nel 2021 e un altro solo lo scorso novembre.

Questo caso mette in luce una realtà scomoda e spaventosa: l’ondata di immigrazione incontrollata che affligge l’Italia e l’Europa sta portando con sé non solo sfide culturali e sociali ma anche gravi problemi di sicurezza pubblica. Questo episodio non è un’eccezione isolata ma parte di un trend preoccupante che sembra essere accettato, se non addirittura facilitato, da politiche migratorie inefficaci e da decisioni giudiziarie che spesso sembrano più preoccupate di preservare i diritti dei criminali che quelli delle vittime.

Dobbiamo chiederci: quante volte ancora dobbiamo vedere titoli simili prima che si agisca? Per rispedire questo individuo in Bangladesh, dobbiamo aspettare che commetta un quarto stupro? La risposta è tragicamente ironica, considerando che il Bangladesh, secondo la retorica europea e certi giudici italiani, non è considerato un “Paese sicuro” per il rimpatrio. Questo paradigma è non solo illogico ma anche profondamente pericoloso, poiché permette a individui con precedenti penali di rimanere in Europa, mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

L’Unione Europea e l’Italia devono fare i conti con la realtà: l’immigrazione deve essere gestita con rigore, controlli rigorosi e politiche che non sacrifichino la sicurezza interna sull’altare di una falsa compassione. Le leggi sulla protezione internazionale devono essere applicate con discernimento, distinguendo nettamente tra chi fugge da autentiche persecuzioni e chi, invece, approfitta di un sistema che appare fin troppo indulgente verso la criminalità.

Questo episodio di Genova non è solo un campanello d’allarme ma una sirena che urla a gran voce la necessità di un cambiamento immediato nelle politiche migratorie. Non possiamo permetterci di aspettare un altro caso, un’altra vittima, un altro atto di violenza per comprendere che il benessere e la sicurezza dei nostri cittadini devono essere la priorità assoluta. La tolleranza verso crimini del genere, nascosta dietro il velo di una falsa umanità, non è solo un errore; è una tragedia che si ripete, un tradimento verso coloro che hanno il diritto di sentirsi sicuri nelle proprie case.

È tempo che l’Europa e il nostro paese prendano misure decisive, non solo per prevenire ulteriori atti di violenza ma per garantire che chi compie tali crimini non trovi rifugio e protezione nei nostri confini. La sicurezza non è negoziabile, e la nostra pazienza è finita.

Toghe: “Tre stupri non bastano per espellere il migrante” ultima modifica: 2024-12-16T15:57:29+00:00 da V
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By V dicembre 16, 2024 15:57
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2 Comments

  1. WLMHH8 dicembre 16, 20:04

    No, 3 stupri non bastano e neanche 4 per espellere un un criminale immigrato, a meno che la vittima non sia un guidice di sinistra o un suo familiare,
    In tal caso il giudice sarebbe capace di ripristinare la pena di morte!

    Facile essere sinistri con in culo degli altri!

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  2. Ul Gigi da Viganell dicembre 16, 20:23

    Aspetto sempre di vedere un baluba che colpisce un intoccabile ma sono furbi come le scimmie e non ci cascano…

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