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Immigrazione Fuori Controllo: Il Caso BabyGang è la Prova della Nostra Decadenza. Da Criminale a Modello di Vita: Dove Siamo Arrivati? È Ora di Tornare allo Ius Sanguinis!

Durante il concerto al Forum di #BabyGang, le immagini del Duomo di Milano in fiamme che ricorda Notre Dame.

Il trapper marocchino con cittadinanza italiana, condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e in secondo grado… pic.twitter.com/TQk6VwsQEV

— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 17, 2024

Questi preti è ora che si trovino un lavoro invece di farsi mantenere dai contribuenti con la truffa legale dell’8 per mille.

In un’Italia che sembra aver perso ogni senso di decoro e giustizia, il recente evento al Forum di Assago, con il concerto del trapper marocchino noto come BabyGang, ha raggiunto il culmine dell’assurdità. Immagini del Duomo di Milano in fiamme, un simbolo della nostra cultura e storia, proiettate durante uno spettacolo musicale, richiamano alla mente il tragico incendio di Notre-Dame, come se fosse un gioco o una moda. Ma non è solo la blasfemia culturale a essere in gioco qui.

Questo trapper, condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi per resistenza a pubblico ufficiale e in secondo grado a due anni e nove mesi per una sparatoria nella movida milanese, dove due persone rimasero ferite, ora è accolto non solo nei teatri, ma addirittura nelle scuole. Questo è il volto grottesco dell’Italia contemporanea, dove l’immigrazione non controllata ha portato non solo a un aumento della criminalità, ma anche a una vera e propria crisi identitaria e morale.

La questione va ben oltre il singolo individuo. È un sintomo di un sistema fallimentare che permette a chi ha violato le nostre leggi, a chi ha dimostrato disprezzo per i nostri simboli, di diventare un modello di riferimento per i nostri giovani. È un segnale allarmante di come l’immigrazione stia erodendo i fondamenti della nostra società.

Il tempo delle mezze misure è finito. La cittadinanza non può più essere concessa con leggerezza, basata su principi come lo ius soli o lo ius culturae, che hanno dimostrato di non garantire né integrazione né rispetto per le nostre leggi e tradizioni. È imperativo un ritorno immediato allo ius sanguinis, il diritto di cittadinanza per discendenza, che non solo salvaguarda la nostra identità culturale ma assicura che chi entra a far parte della nostra comunità lo faccia con un legame autentico con l’Italia.

Chiediamo a gran voce che il governo prenda misure drastiche:
Rivedere immediatamente la legislazione sulla cittadinanza: La cittadinanza deve essere un privilegio, non un diritto automatico.
Controllo severo dell’immigrazione: Basta con la politica della porta aperta. Chi entra nel nostro paese deve dimostrare di voler rispettare le nostre leggi e di voler contribuire positivamente alla nostra società.
Riforma dell’educazione: Non possiamo permettere che i nostri giovani siano influenzati da modelli negativi, soprattutto se questi hanno dimostrato disprezzo per la legge e per i simboli della nostra cultura.

L’Italia deve risvegliarsi dal suo torpore. Non possiamo permettere che la nostra storia, cultura e sicurezza siano messe all’asta per un’ideologia di accoglienza mal gestita che ha trasformato la nostra città in un campo di battaglia. È il momento di dire basta, di riprendere il controllo del nostro destino, prima che sia troppo tardi.