Niente ergastolo al marocchino che ha ucciso Sofia: tra qualche anno sarà libero

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By V dicembre 18, 2024 16:19

Niente ergastolo al marocchino che ha ucciso Sofia: tra qualche anno sarà libero

Tra buona condotta e tutto il resto sarà presto libero. Per non avere ucciso nessuno, a Luca Traini 12 anni.

Un Oltraggio alla Giustizia: La Corte d’Appello Conferma Solo 24 Anni per l’Assassino di Sofia Castelli

Oggi, la Corte d’Appello di Milano ha preso una decisione che grida vendetta, confermando una pena di soli 24 anni di carcere per Zakaria Atqaoui, l’individuo che ha commesso un atto di pura barbarie nel luglio del 2023. Questo mostro, già condannato in primo grado, ha ucciso la sua ex fidanzata, Sofia Castelli, una giovane donna di soli 20 anni, mentre dormiva nella sua stessa casa a Cologno Monzese. Atqaoui, con un piano diabolico, si era nascosto nell’armadio, aspettando il ritorno di Sofia dalla discoteca per poi accoltellarla nel sonno, un atto di vigliaccheria che ha spezzato una vita e devastato una famiglia.

La decisione della Corte, presa dopo una breve camera di consiglio, è stata una doccia fredda per chi crede nella giustizia e nella protezione delle nostre figlie. Questo non è solo un fallimento del sistema giudiziario, ma un insulto alla memoria di Sofia e a tutti coloro che amavano questa giovane ragazza. Come possiamo accettare che un assassino riceva una condanna tanto lieve per un crimine così efferato?

Ma non è una sorpresa, dato che l’Italia continua a piegarsi sotto il peso di una politica migratoria disastrosa. Atqaoui, un marocchino con cittadinanza italiana, rappresenta l’ennesimo caso di un migrante che ripaga la nostra ospitalità con violenza e morte. E mentre la famiglia di Sofia soffre un dolore inimmaginabile, lui avrà la possibilità di vedere la luce del giorno dopo soli 24 anni, un’offesa alla giustizia e alla sicurezza delle nostre comunità.

Questo caso è solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio: i centri di accoglienza, ideati per dare rifugio, sono diventati luoghi di orrore dove le nostre figlie sono costrette a servire, e in alcuni casi, diventano schiave sessuali per chi non merita di stare nel nostro paese. È inaccettabile che il sistema di immigrazione permetta a predatori come Atqaoui di entrare, vivere e infine distruggere vite senza una punizione adeguata.

Non possiamo più ignorare come l’immigrazione incontrollata stia trasformando l’Italia in un terreno fertile per la criminalità e l’abuso. Le nostre figlie non possono essere sacrificate sull’altare di un buonismo mal riposto e di politiche migratorie fallimentari. È tempo di risvegliarsi, di ripensare radicalmente le nostre leggi e di garantire che chi commette crimini così orrendi non possa mai più camminare libero tra di noi.

Questa sentenza è un’ulteriore prova della necessità di un cambiamento drastico, per proteggere i nostri cittadini, per onorare la memoria di chi è stato strappato via troppo presto e per restituire la sicurezza nelle nostre case. A Sofia e a tutte le vittime innocenti, dobbiamo giustizia, non questa vergognosa condanna.

Niente ergastolo al marocchino che ha ucciso Sofia: tra qualche anno sarà libero ultima modifica: 2024-12-18T16:19:40+00:00 da V
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By V dicembre 18, 2024 16:19
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