Treviso, i figli degli operai stranieri terrorizzano la città e sgozzano italiani
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Treviso Sotto Assedio: L’Allarme delle Bande di Giovani Immigrati
Treviso, una volta simbolo di ordine e civiltà, è oggi ridotta a un campo di battaglia, devastata da bande di giovani immigrati fuori controllo. La città è in ginocchio, con episodi di violenza che non solo minacciano la sicurezza pubblica ma anche l’anima stessa della città.
In una notte di terrore a via Collalto, cinque giovani stranieri, strafatti e violenti, hanno sfondato un’Audi, ridendo in faccia agli agenti della polizia, mostrando un disprezzo assoluto per le nostre leggi e la nostra autorità. Questo non è un incidente isolato; è la norma in una Treviso che ha perso il controllo. Solo pochi giorni fa, un ragazzo italiano di 22 anni è stato quasi sgozzato da un branco di baby immigrati, lasciandolo in prognosi riservata, un’ulteriore prova dell’invasione criminale che stiamo subendo.
La situazione è degenerata al punto che un ghanese di 33 anni, armato di coltelli e bastoni, ha sfidato e speronato la polizia, costringendo le forze dell’ordine a usare il taser per neutralizzarlo. E cosa dire di un 18enne straniero che, dopo essere stato portato in questura per aver molestato passanti e sfidato i militari, è stato rilasciato quasi subito solo per scatenare ulteriori scontri? Questo non è solo un fallimento di giustizia; è un tradimento del nostro Stato.
Le “italiane di seconda generazione” di 17 e 19 anni, coinvolte in un attacco brutale che ha lasciato un giovane italiano in ospedale, sono un altro esempio agghiacciante di come l’immigrazione giovanile sta trasformando Treviso in un luogo di terrore. Queste non sono eccezioni ma il risultato di una politica migratoria fallimentare che ha portato all’invasione di giovani criminali, che non solo non apprezzano ma addirittura odiano il paese che li ospita.
Tutto questo accade per la fame di manodopera a basso costo da parte degli industriali veneti. Cosa accadrà ora che non ne hanno più bisogno?
i industriali affamati di manodopera a basso costo.
È evidente che l’Italia è sotto assedio, e Treviso è solo uno dei tanti fronti di questa guerra non dichiarata. Dobbiamo agire ora, con decisione e senza compromessi. Le bande di giovani immigrati che terrorizzano le nostre città devono essere fermate. Espulsioni immediate, revoca della cittadinanza per chi dimostra disprezzo per il nostro paese, e una revisione radicale delle politiche di immigrazione, specialmente quelle che riguardano i minori, sono misure non negoziabili. Treviso, l’Italia, non può permettersi di essere un campo di battaglia per bande di immigrati violenti. È tempo di reclamare la nostra nazione, la nostra sicurezza, il nostro futuro.
Ma la tragedia non si ferma qui. Mentre i centri di accoglienza cittadini ospitano centinaia di immigrati clandestini, mantenuti con le nostre tasse, un italiano, un trevigiano, Marco Marin, è morto di freddo per strada. Nessun posto per lui, solo per chi calpesta la nostra ospitalità. Questo è il volto dell’Italia sotto assedio, dove i nostri cittadini sono lasciati al freddo mentre gli stranieri, spesso violenti, trovano rifugio.
Taser e spray vari sono solo palliativi, la cura per questi baluba si chiama BERETTA MODELLO 98 CALIBRO NOVE.
Ce l’avete nella fondina,no?
E USATELA, CAZZO!!!
caro Gigi, purtroppo non possono usarla altrimenti vengono subito incriminati dai “soliti” giudici “illuminati”: O si cambiano le leggi o il nostro paese diventa un far-west!